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«Col Superbonus ricostruzione più rapida
In arrivo altri sei miliardi»
Prorogata anche la sospensione dei mutui

SISMA - Il commissario Giovanni Legnini dopo l’approvazione dell’emendamento nella legge di bilancio. Previsti ulteriori fondi per i privati. L’assessore regionale Baldelli sull’approvazione del Prezzario delle opere pubbliche: «Tempi certi, metodo partecipativo, ruolo strategico per uno strumento che è funzionale alla nostra visione complessiva delle infrastrutture»
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Giovanni Legnini, commissario straordinario alla Ricostruzione per i terremoti del 2016

di Leonardo Giorgi

«Proroga fino al 31 dicembre 2022 della sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui per i comuni e per i privati residenti nel cratere sismico 2016 – 2017».

È l’annuncio di Mauro Coltorti (Movimento 5 Stelle), presidente della Commissione Lavori pubblici e Infrastrutture del Senato. Un’altra buona notizia per chi vive nel cratere sismico dopo la notizia di ieri sera sul superbonus del 110% prorogato.

La proroga del superbonus era tra gli obiettivi di Giovanni Legnini, commissario straordinario alla Ricostruzione. La detrazione del 110% delle spese sostenute potrà avvenire fino al 31 dicembre del 2025. A prevedere la proroga un emendamento alla manovra, riformulato dopo l’accordo tra Governo e maggioranza. Per il 2022 i fondi stanziati sono di 200mila euro, salgono a 9 milioni per il 2023, a 41,2 milioni per il 2024, a 96,7 milioni per il 2025, a 145,1 per il 2026, 124,4 per il 2027, 86 per il 2028, 29,4 per il 2029 e 0,6 per il 2030.

Ricostruzione«La proroga generalizzata del Superbonus al 110% fino al 2025 nelle aree colpite dai terremoti apre uno scenario molto positivo per la ricostruzione del Centro Italia, una delle più vaste e complesse che il Paese si è trovato ad affrontare – commenta il commissario Legnini –. Anche a nome di tutti i cittadini colpiti voglio ringraziare il Governo, il Parlamento, ed in particolare i relatori e i membri della Commissione Bilancio, per la grande attenzione e sensibilità che hanno portato all’accoglimento della nostra richiesta nel testo della legge di bilancio oggi all’esame dell’aula del Senato».

Legnini si aspetta ora una maggiore accelerazione per quanto riguarda i lavori nel cratere. «La conferma degli incentivi fiscali del 110% sia per i condomini che per gli edifici uni e bifamiliari inagibili dopo il sisma, e per ben quattro anni, permette oggi ai cittadini di affrontare una ricostruzione rapida, sicura e rispettosa dell’ambiente delle abitazioni distrutte dal terremoto avendo certezza delle risorse disponibili, ed al Commissario di programmare al meglio il lavoro e le risorse necessarie.

Nella stessa legge di bilancio per il 2022 è previsto anche l’ulteriore finanziamento della ricostruzione privata per 6 miliardi, l’esenzione ai fini Irpef ed Imu delle abitazioni inagibili a seguito del sisma, che continueranno a godere anche delle agevolazioni sulle utenze, e i termini per il mantenimento dei depositi di stoccaggio temporaneo delle macerie. Anche questi sono segni tangibili dell’impegno della politica nei confronti dei cittadini colpiti da questa tragedia. Sono già passati cinque anni dal terremoto, negli ultimi due c’è stato un deciso cambio di passo, ma il grosso del lavoro da fare, con la ricostruzione di almeno 40mila edifici, è ancora davanti a noi e non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Sono certo – conclude Legnini – che il Governo ed il Parlamento troveranno la sede opportuna per garantire il mantenimento delle altre misure legate allo stato di emergenza, a cominciare dalla sospensione dei mutui per i cittadini, le imprese e gli stessi comuni, così come le misure per compensare il mancato gettito della Tari, che non hanno trovato spazio nella legge di bilancio».

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Patrizia Terzoni

«La proroga del bonus 110% per le unifamiliari e gli altri provvedimenti che rendono più agevole l’accesso ai benefici decisi oggi con un emendamento alla legge di bilancio sono un’opportunità importante per le Marche – sottolinea Patrizia Terzoni, deputata del M5s -. Avevo espresso la mia preoccupazione e indicato la necessità di rivedere la norma uscita dal Consiglio dei Ministri perché il territorio marchigiano, connotato da tanti piccoli comuni e case isolate, rischiava di perdere una grande occasione. Assieme agli altri parlamentari in questo mese abbiamo lavorato alacremente per far comprendere la centralità di queste norme a favore dei cittadini e delle imprese e come misura anti-ciclica per l’economia in un momento così difficile. Il M5S ha posto quindi con forza la questione nel tavolo delle trattative con il Governo e con le altre forze di maggioranza spuntandola su gran parte delle richieste».

Nelle Marche sono partiti lavori per diverse centinaia di milioni di euro, a testimonianza dell’impatto sull’economia delle misure del bonus 110% che devono essere viste anche in prospettiva di medio e lungo periodo, per i benefici sul risparmio energetico, sulla sicurezza e sulla qualità della vita.

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L’assessore regionale Francesco Baldelli

Proprio oggi, inoltre, è stata approvata la nuova edizione del Prezzario delle opere pubbliche della Regione Marche. «Tempi certi per la pubblicazione, metodo partecipativo in grado di coinvolgere un’ampia platea di professionisti e imprenditori, ruolo strategico per uno strumento che è funzionale alla nostra visione complessiva delle infrastrutture». Sono questi, nelle parole di Francesco Baldelli, assessore alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici, i tre punti cardine del nuovo Prezzario «approvato in tempi record».

«Una sfida vinta – aggiunge l’assessore – . Ecco perché esprimo un sincero ringraziamento per il grande lavoro di squadra dei rappresentanti di categorie economiche, ordini professionali e istituzioni regionali, che, insieme ai tecnici della Regione Marche, sono stati dei veri e propri protagonisti della nuova edizione del Prezzario, contribuendo in maniera concreta al cambio di passo impresso nel mondo delle infrastrutture e dei lavori pubblici, elementi chiave per lo sviluppo economico delle Marche». I 95 componenti, uniti in 29 gruppi di lavoro, si sono occupati in base alle loro competenze della definizione dei prezzi relativi ad ogni singola “famiglia” di materiali e lavorazioni: dalle indagini geognostiche alle rimozioni, dalle opere di consolidamento, ristrutturazione e restauro ai solai e coperture, cappotti termici, infissi, impianti elettrici, carpenteria metallica, lavori stradali, opere marittime e così via. Una platea estesa di professionisti ed operatori economici di settore che si sono confrontati in decine di riunioni per affrontare la sfida di pubblicare entro la fine dell’anno un documento strategico per un mercato in preda all’altalena tipica degli scompensi domanda/offerta determinata dal mix di emergenza pandemica, mancanza di materie prime e superbonus edilizio.

«Un lavoro impegnativo – ha osservato l’assessore Baldelli – che ha consentito di centrare due obiettivi: il primo, la certezza dei tempi di redazione del Prezzario, documento che volevo fosse approvato entro il 31 dicembre di ogni anno, per interrompere la prassi consolidata di sfruttare le deroghe previste, giungendo all’approvazione nel giugno dell’anno successivo; il secondo obiettivo, l’adozione di un nuovo metodo che prevedesse un’ampia partecipazione degli operatori del settore, professionisti e imprese che si sono rivelati dei veri protagonisti di questo progetto». Promette infine l’assessore, «incrementeremo il nostro sforzo per intervenire sull’annosa questione del caro prezzi di materie prime e materiali, soprattutto nelle sedi nazionali deputate».

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