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Atti vandalici a Comunanza,
il sindaco: «Tolleranza zero
Aiutateci a trovare i responsabili»

LA DENUNCIA di Cesaroni dopo i due episodi, avvenuti il 26 ed il 28 dicembre, ai danni di una luminaria natalizia e della struttura per l'attesa dei pullman, quest'ultima presa di mira anche in un'altra occasione e dotata di telecamere. Le indagini in mano ai Carabinieri della locale stazione
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Il sindaco di Comunanza Alvaro Cesaroni

 

di Maria Nerina Galiè

Troppo comodo dare colpa alla noia per giustificare i ripetuti atti vandalici, che il giorno di Santo Stefano ed oggi, 28 dicembre, si sono verificati a Comunanza. La maleducazione sembra la motivazione più pertinente ed il sindaco

Alvaro Cesaroni non ha intenzione a passarci sopra: «Tolleranza zero verso questi criminali. Ringraziamo sin d’ora chi ci vorrà aiutare nella nostra ricerca dei responsabili», che stavolta hanno poche possibilità di scamparla in quanto una delle strutture danneggiate è dotata di telecamere di videosorveglianza.

«Sono convinto infatti che li becchiamo», afferma il primo cittadino.

Ma andiamo con ordine.

Il 26 dicembre, qualcuno si è divertito a distruggere una luminaria a forma di albero di Natale che si trovava in viale Camposportivo. La struttura, alta circa 2 metri e mezzo, è stata travolta poi trascinata da un’auto nel prato limitrofo. Poiché i cavi elettrici erano collegati alla pubblica illuminazione, la zona è rimasta al buio per qualche ora.

Subito è scattata la denuncia contro ignoti e del caso si stanno già occupando i Carabinieri della locale stazione, guidati dal maresciallo capo Giovanni Croce, che domani – appena verrà formalizzata la denuncia – dovrà mettersi al lavoro anche sul secondo episodio.

Oggi è stato preso di mira il manufatto per l’attesa dei pullman, al nodo di scambio per il servizio del trasporto pubblico. Qualcuno ha pensato bene di allagarlo con l’acqua del bagno, presente al suo interno, e insozzarlo con cartacce bagnate e sparse ovunque.

Dure le parole che Alvaro Cesaroni ha affidato ai social per biasimare il primo fatto: «Guardare certe immagini fa male al cuore. Tanto lavoro, soldi pubblici spesi per oltraggiare un paese intero e tutti i cittadini normali.
Credo che si stia oltrepassando ogni limite. Si invocano telecamere ovunque e stiamo lavorando per realizzare un sistema efficace, spendendo altri soldi pubblici ma credo che non sarà risolutivo.
Qui siamo di fronte ad azione di delinquenti, incolti, che magari abusano anche di alcol e qualcos’altro».
E l’appello ai cittadini: «Abbiamo bisogno, come detto altre volte, della collaborazione di tutti per individuare questi barbari. Dobbiamo essere vigili e collaborare per non assumere comportamenti complici».

Non è la prima volta che il comune montano è teatro di atti vandalici ai danni di strutture pubbliche. E’ il caso della scuola media, dell’asilo nido “Bianconiglio”, dei giochi per bambini al parco, e dello stesso edificio del nodo di scambio che «adesso – avvisa Cesaroni – rimarrà chiusa fino al termine delle indagini per individuare i responsabili. Ora basta, il nostro paese non merita tanto».

Nel frattempo a Comunanza sono state installate diverse telecamere per scoraggiare i malintenzionati. Ed inoltre «abbiamo da poco avuto la conferma – dice il primo cittadino – dell’approvazione di un progetto, fatto in risposta ad un bando del Ministero dell’Interno, per altre 30 di telecamere. Ma non è accettabile, tuttavia, pensare di dover ricorrere a questi sistemi, in un luogo come Comunanza».

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