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Sisma, Legnini: «Ci sono condizioni
per accelerare, altri ritardi non accettabili»

SISMA - Si è svolta questa mattina una videoconferenza stampa del commissario straordinario Giovanni Legnini. All'incontro hanno partecipato anche i comitati dei cittadini dell'area sisma 2016
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Il commissario Legnini

 

«Oggi, anche grazie alla conferma del Superbonus 110% per quattro anni, ci sono le migliori condizioni
possibili per ricostruire case sicure e sostenibili dal punto di vista ambientale. Lo Stato, che ha già messo a
disposizione della ricostruzione del Centro Italia 14 miliardi di euro, e 1,8 miliardi con il Fondo complementare al Pnrr per lo sviluppo economico, sta facendo in pieno la sua parte. Adesso è ora che tutti i protagonisti della ricostruzione, cittadini, tecnici, sindaci, uffici regionali, facciano la loro con il massimo impegno possibile. Non possiamo accettare ulteriori ritardi, indecisioni o comportamenti opportunistici: dove si può, si deve ricostruire».

Lo ha detto oggi, in una videoconferenza stampa, il commissario straordinario di governo per la ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, incontrando oggi i giornalisti e i rappresentanti delle associazioni e dei comitati dei cittadini per fare il punto sulla Legge di Bilancio, il fondo del Pnrr per le aree sisma, l’andamento dei lavori nel cratere e le decisioni che saranno prese entro fine anno, a cominciare dal nuovo calendario delle scadenze per la
presentazione delle domande, che riguarderà in primo luogo i percettori del Cas e delle altre forme di
assistenza.

«Nel 2021 sono stati approvati quasi 5.000 progetti e si sono chiusi più di 2.000 cantieri, con la riconsegna
di altre 5.000 unità immobiliari. Dall’avvio della ricostruzione sono già rientrate in possesso dell’abitazione
15.000 famiglie, ma il grosso del lavoro è ancora davanti a noi, perché dovremo ricostruire almeno altri 40.000 edifici, oltre ai 20.000 per i quali sono già state presentate le domande. Oggi abbiamo risorse e strumenti adeguati che ci permettono di programmare al meglio anche la ricostruzione privata. Il termine per la presentazione delle richieste di contributo viene spostato in linea generale a fine 2022, ma per la prima volta ci saranno delle scadenze intermedie. I beneficiari dell’assistenza, se non hanno impedimenti oggettivi, dovranno presentare la domanda entro il 30 giugno 2022, pena sospensione degli stessi benefici”

Le casette Sae di Arquata

A Legnini il consenso dei comitati e delle associazioni dei cittadini che sono intervenuti. «Nello stesso tempo –ha aggiunto il commissario – avvieremo un’azione nei comuni più colpiti, dove la ricostruzione in alcuni
casi è ancora molto indietro, spingendo i sindaci a predisporre dei cronoprogrammi puntuali per la
presentazione delle domande dei privati».

«In questi due anni abbiamo rimosso gli ostacoli normativi e procedurali più evidenti. Oggi riscontriamo
difficoltà legate all’andamento del mercato dell’edilizia, prima saturato dal successo del Superbonus, poi
ingessato dall’aumento dei prezzi. Abbiamo già deciso un primo aumento del contributo di ricostruzione, ma
entro febbraio avremo anche un nuovo prezzario, più aderente alle condizioni attuali del mercato. Nel
frattempo – ha proseguito Legnini – i progettisti possono usare i prezzari regionali, già adeguati, e contare sul
riconoscimento dei maggiori costi per i lavori già iniziati e sul Superbonus al 110% che consente di coprire la
spesa per gli interventi di riparazione che resterebbero sulle spalle dei proprietari».

Il centro di Arquata

Domani, ha concluso il Commissario, ci sarà l’ultima cabina di coordinamento per approvare le ultime ordinanze speciali attuative del Fondo Pnrr da 1,78 miliardi. Saranno definiti, in particolare, gli interventi della Misura B, che stanza 700 milioni di euro in gran parte a favore delle imprese del cratere. Sempre domani, il commissario firmerà l’ordinanza per il rinvio dei termini per la presentazione delle richieste di contributo e la nuova ordinanza speciale per la ricostruzione di altre 189 scuole nelle quattro regioni del cratere, e l’adeguamento delle risorse per altre 80 scuole già finanziate.



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