di Salvatore Mastropietro
Tutti gli elementi che hanno portato la realtà Porto d’Ascoli ad essere quello che è ora – al quarto posto in Serie D alla prima storica stagione in quarta serie – sono sotto gli occhi di tutti. Gli importanti traguardi raggiunti fin qui, in attesa della seconda parte di campionato, non fermano di certo qui il lavoro di programmazione del club biancoceleste, che ha come obiettivo principale quello del ritorno presso la propria casa: il campo “Marcello Ciarrocchi“, dove la formazione di Ciampelli può per il momento solo allenarsi senza disputare le partite ufficiali.
Di questo abbiamo parlato con il presidente Vittorio Massi, che si è espresso sull’ipotesi di un progetto di convenzione con il Comune di San Benedetto relativo proprio alla gestione del quartier generale biancoceleste: «Abbiamo proposto al Comune un progetto di massima per il “Ciarrocchi” dato che la precedente convenzione è scaduta e va avanti esclusivamente per mezzo di alcune proroghe legate al Covid. Il Porto d’Ascoli gioca in questo impianto da cinquant’anni e oggi si trova a fare i conti con la Serie D. Ciò corrisponde anche con un aumento degli iscritti al settore giovanile, per cui c’è molto bisogno di spazi adeguati e di mettere mano in maniera importante alle strutture».
Tramite una delibera di giunta l’Amministrazione del sindaco Spazzafumo ha messo a disposizione del Porto d’Ascoli un contributo da 20.000 € per lavori di messa in sicurezza degli impianti termici e degli spogliatoi. Nelle idee della società, come detto, c’è però l’intenzione di attuare una vera e propria trasformazione del “Ciarrocchi”: «Ringraziamo il Comune per questo contributo, ma noi vogliamo creare un nostro gioiellino, una sorta di “mini Ballarin” del Porto d’Ascoli. Le cose da fare sono tante tra ampliamento degli spalti, rifacimento degli spogliatoi e così via. I soldi li abbiamo sempre messi, ma per tutti questi lavori chiaramente c’è bisogno di grossi finanziamenti. Per questo motivo abbiamo proposto una convenzione di almeno 15 anni tramite cui potremmo stabilire un programma da presentare al Credito Sportivo, che si occupa di queste cose a livello nazionale. Noi vogliamo solo crescere, stiamo dimostrando che in Serie D ci stiamo benissimo e quindi perché privarci del sogno di poter puntare alla Serie C? Da qui viene l’idea di un “mini Ballarin”».
Ancora Massi sul dialogo aperto con l’Amministrazione comunale: «Ho incontrato il sindaco Spazzafumo prima di Natale e si è detto entusiasta della nostra proposta, lui è un uomo di sport che conosce bene il calcio e la nostra realtà. Non chiediamo finanziamenti al Comune, ma solo una convenzione che ci permetta di poter investire e crescere. Ho letto che ad Ascoli l’assessore Stallone sta facendo molte proposte per quanto riguarda gli impianti sportivi e credo che anche qui a San Benedetto si debba percorrere questa strada».
Chiosa finale sul calciomercato e sulla squadra biancoceleste, che riprenderà il proprio cammino il 23 gennaio sul campo del Fano: «Devo fare i complimenti a Gigi Traini, che è riuscito a portare qui giocatori che facevano gola a tutti come Spagna e Dondoni o come il giovane Marini. Mister Ciampelli ci pressava, è uno che si sbilancia sempre poco ma che di certo non vuole guardarsi alle spalle in classifica. Stiamo ben figurando in un girone che gli addetti ai lavori reputano il più forte d’Italia. Vogliamo continuare così e lo dobbiamo alla nostra ottima organizzazione, che non lascia nulla al caso. Basti pensare che abbiamo due ragazzi bloccati a casa, a cui il preparatore ha fatto arrivare i tapis roulant per tenersi in allenamento».
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