di Andrea Ferretti
Stavolta l’hanno visto proprio tutti. Chi? L’Ascoli che ha vinto a Terni tenendo in mano la partita per 95 minuti. L’Ascoli che ha vinto 4-2 e che, con un pizzico di fortuna in più (vero Collocolo?) avrebbe chiuso sul 5-1. L’Ascoli che Sottil ha magicamente ridisegnato sconfiggendo alla fine pure infortuni, squalifiche e covid. L’Ascoli che dopo gli ultimi rinforzi (Bellusci e Tsadjout) a questo punto non può più nascondersi per pretendere un posto nei playoff finali. Quella griglia che conosceremo solo dopo fra le restanti diciannove giornate, ovvero il girone di ritorno.
La Ternana è squadra costruita non certo solo per mantenere la categoria, ma al “Liberati” il Picchio è sembrato di un altro pianeta. Ed ha regalato una gioia immensa ai suoi tifosi, in particolare ai 110 coraggiosi presenti sugli spalti.
Stavolta tutti hanno visto cosa è capace di combinare questa squadra lontano dal “Del Duca”, dove ha conquistato molti più punti vincendo ben sei partite, che in casa dove ne ha perse addirittura quattro. Con qualche punto casalingo in più, insomma, i bianconeri probabilmente sarebbero in testa alla classifica.
Stavolta davanti alla tv c’era tutta l’Italia calcistica, visto che è capitato un venerdì senza altre gare di Serie B e nemmeno di Serie A.
Ma è stata anche “la partita delle prime volte”. Con Maistro che ha segnato la sua prima doppietta iscrivendo il proprio nome nella lunga lista dei marcatori bianconeri di questa stagione. Con Caligara e Baschirotto che hanno firmato i primi acuti da quando sono ad Ascoli. Con Bellusci, Tsadjout e Palazzino che hanno bagnato l’esordio con un exploit di questa portata.
Palazzino non ha sbagliando nulla e, soprattutto, ha aiutato Baschirotto nel “treno di destra”. Che stavolta ha tenuto botta al “treno di sinistra” dove D’Orazio si è travestito da Maldini e Bidaoui un imprendibile folletto che i difensori rossoverdi sogneranno per qualche notte.
In avanti Tsadjout non ha segnato ma stava per farlo quando la Ternana si è disperatamente salvata in angolo e poi su rigore prima dell’intervento del Var. Si è divorato un gol in apertura, ma è veloce, sa allungare la squadra e, soprattutto, di testa le ha spizzate tutte. Un’ottima alternativa sia a Iliev che Dionisi. Un giocatore che può permettere a Sottil di utilizzare anche il 4-3-3, con Bidaoui vecchia ala e basta, cioè il suo vero ruolo, quello dove può davvero far male.
Botteghin-Avlonitis si era rivelata una delle migliori coppie di centrali della cadetteria. Che dire allora dell’inedita coppia Bellusci-Quaranta, con l’ex Monza che ha confermato, senza nulla togliere agli altri, di possedere le caratteristiche di uomo-squadra? Un difensore che gioca con grande disinvoltura trasmettendo grinta e tranquillità ai compagni, non solo di reparto. Aver affrontato negli ultimi dieci anni i migliori attaccanti del campionato italiano a qualcosa sarà pur servito. Particolare non di secondo piano: prima Bellusci e poi Quaranta sono entrambi cresciuti nel settore giovanile bianconero.
Aver chiuso l’andata a quota 29 non è cosa da poco. Sabato prima di ritorno a Cosenza. Un passo alla volta. Calma e sangue freddo. La strada è lunga, e quella imboccata è decisamente buona.
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