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Operatori sanitari e i tagli
alle buste paga: «Ecco il premio
dopo 23 mesi di emergenza»

ASCOLI - La denuncia dei sindacati, pronti alla mobilitazione del 25 e 27 gennaio e allo sciopero del 28. Pelosi (Nursind): «Si tratta di 200, 250 euro in meno rispetto ai mesi precedenti. A febbraio saranno 400, 500». Rossi (Ugl):  «La cattiva gestione delle risorse non può ripercuotersi assolutamente sul personale». Giuliani (Usb): «Adesione allo sciopero del 28 gennaio»
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Benito Rossi, Maurizio Pelosi e Mauro Giuliani

«Non ci sono i fondi, pertanto non potranno essere riconosciute tutte le indennità di novembre 2021 e che, se non verranno stanziate risorse aggiuntive, non saranno addirittura retribuite affatto le indennità di dicembre 2021»: gli operatori sanitari dell’Area Vasta 5 fanno sentire la loro voce, attraverso le organizzazioni sindacali a cui appartengono e che, insieme, i prossimi 25 e 27 gennaio, saranno artefici di una mobilitazione che riguarderà entrambi gli ospedali del Piceno. L’Usb invece, annuncia l’adesione allo sciopero generale della Sanità pubblica, il 28 gennaio.

Tra loro, c’è chi dice che una cosa del genere non si verificava da 30 anni: «Nel mese di gennaio il pagamento del salario accessorio sarà ridotto del 50%, con decurtazione media di 200, 250 euro in meno rispetto ai mesi precedenti. Ventitré mesi di emergenza e questo è il premio per gli infermieri», afferma Maurizio Pelosi, segretario territoriale NurSind di Ascoli.

«Nella mensilità di febbraio – dice ancora Pelosi – il fondo del disagio 2021 sarà completamente esaurito, quindi la decurtazione é del 100% , ovvero 400, 500 in meno rispetto ai mesi precedenti. Il nuovo direttore ha preso in carico il problema e nei prossimi giorni ci farà sapere come affrontare e soprattutto ripristinare il fondo del disagio».

«È inaccettabile, si renda ai lavoratori quanto dovuto», sono le parole di Benito Rossi, Ugl Salute, che aggiunge: «È un vero attacco frontale agli operatori sanitari impegnati in prima linea da lungo tempo. Chiediamo alla regione e alla direzione di Area Vasta 5 un immediato intervento per restituire ai professionisti quanto dovuto. La cattiva gestione delle risorse non può ripercuotersi assolutamente sul personale che, nonostante tutto, continua a prestare la propria assistenza ai cittadini in maniera encomiabile». 

Durissimo il resoconto dell’incontro tra sindacati e direzione di Area Vasta 5, di Mauro Giuliani, Usb, il quale ribadisce tutte le altre «questioni e problematiche che sono in sospeso, e a cui i lavoratori da molto tempo chiedono risposte», sempre legati al trattamento economico come le progressioni economiche orizzontali e le premialità Covid. Giuliani chiede anche «il ripristino delle corrette relazioni sindacali e, aggiungo, trasparenza degli atti amministrativi». E biasima, a nome del sindacato che rappresenta, la scelta di togliere posti letto Medicina del “Mazzoni” di Ascoli per fare posto ai malti Covid. 

 

 


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