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Caso indennità, tregua tra sindacati
e Asur: pagamenti entro
il primo semestre dell’anno

ASCOLI - Cgil, Cisl, Uil, Nursind e Fials hanno incontrato il direttore generale Nadia Storti e il direttore dell'Area Vasta 5 Massimo Esposito. Diverse proposte sul tavolo, nuovo confronto giovedì 3 febbraio
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Tregua tra sindacati e Asur dopo l’incontro odierno sulla questione indennità, il cui degenerare aveva convinto Cgil, Cisl, Uil, Nursind e Fials a indire due presidi davanti agli ospedali di Ascoli e San Benedetto, poi “congelati” per fare spazio al confronto avvenuti oggi, giovedì 27 gennaio.

Per l’Asur, c’erano il direttore generale Nadia Storti, il direttore amministrativo Pierluigi Gigliucci, il direttore dell’Area Vasta 5 Massimo Esposito, il dirigente del personale Silvio Maria Liberati e il dirigente Antonio Gidiucci.

Sul tavolo, la problematica inerente il mancato pagamento del 50% delle indennità contrattuali relative al mese di novembre nonché, secondo i sindacati «tutte le indennità relative al mese di dicembre».

«L’Asur ha aperto l’incontro riconoscendo l’esiguità del fondo rispetto alle indennità sancite dal Contratto Nazionale di Lavoro, ravvisando la necessità di porre, una volta per tutte, rimedio a tale problematica – spiegano Cgil, Cisl, Uil, Nursind e Fials – la proposta è quella di un congelamento temporaneo di una quota pari a 450.000 euro del fondo della produttività collettiva anno 2021 la cui liquidazione potrà avvenire, prevedibilmente, non prima del secondo semestre dell’anno».

«Con le disponibilità derivanti da questa manovra, nel mese di febbraio si procederà al pagamento dell’importo pari al 50% del valore delle indennità maturate a novembre e non remunerate con lo stipendio di gennaio, nonché degli importi spettanti per le indennità relative al mese di dicembre e previste nello stipendio di febbraio – è la prosecuzione – inoltre, al fine di incrementare in maniera stabile i fondi contrattuali del personale dell’Area Vasta 5, garantendo così una perequazione rispetto alle disponibilità presenti all’interno degli altri fondi contrattuali dell’Asur, l’azienda si impegna ad avviare un percorso virtuoso di rideterminazione dei fondi dell’Area Vasta».

«In considerazione del fatto che l’Asur ha riconosciuto l’inadeguatezza dei fondi e si è impegnata a rimpinguare gli stessi a regime, abbiamo espresso l’assenso all’ipotesi di accordo riservandoci di indire una convocazione di tutta la delegazione sindacale per martedì 1 febbraio, per assumere una posizione, possibilmente unitaria e compatta, sull’argomento che sarà rappresentata nel nuovo incontro con l’Asur fissato per giovedì 3 febbraio – concludono i sindacati – durante il confronto abbiamo fatto rilevare la necessità di affrontare in tempi immediati tutte le ulteriori problematiche attualmente sospese, elencandone le principali. La direzione dell’Area Vasta 5 si è impegnata a convocare, anche settimanalmente, specifici incontri per affrontare e soprattutto risolvere i problemi che da troppo tempo affliggono gravemente gli operatori sanitari».


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