di Salvatore Mastropietro
Quella tra l’Ascoli e Abdelhamid Sabiri in estate era stata quasi una soap opera. Prima le due settimane in ritiro con mister Sottil, poi i primi capricci di fronte all’offerta araba che aveva fatto gongolare non poco il calciatore (ma non la società, che ci avrebbe ricavato ben poco in termini economici) tanto da spingerlo a non allenarsi più fino alla fine del mercato. Successivamente il misterioso epilogo negativo della trattativa con i turchi del Goztepe, quando il calciatore era ormai prossimo alla firma. Anche la fine della storia è ben nota con le scuse del fantasista a patron, mister e compagni e con le successive 11 presenze condite da 3 reti (una su rigore col Monza e due nella trasferta di Reggio Calabria).
I mal di pancia sono tornati a manifestarsi a inizio gennaio, quando il calciatore – tornato dalle vacanze natalizie – non ha più ripreso ad allenarsi agli ordini di mister Sottil. L’andazzo è stato da subito chiaro e un po’ tutti hanno capito che si stesse arrivando ai titoli di coda. La soluzione al rapporto complicato degli ultimi mesi arriva da Genova, sponda Sampdoria. Dopo i sondaggi della scorsa estate, il club blucerchiato è tornato alla carica nelle scorse settimane, prima in modo timido e poi, recentemente, in maniera convinta. L’assist al club bianconero, che da parte sua deve fronteggiare la volontà di non svendere il calciatore, è arrivato dalla cessione dai liguri all’Empoli di Valerio Verre.
La sua uscita ha spinto dunque la dirigenza della Samp a intensificare i contatti con l’Ascoli per l’ex Paderborn. Nella giornata di ieri si è arrivati a un importante punto di svolta e oggi si continuerà a trattare. Il principale nodo da risolvere nella questione è relativo alla formula dell’operazione, che dovrebbe essere impostata sulla base di un prestito con diritto di riscatto. Sono da stabilire le condizioni che farebbero scattare tale diritto, anche perché i bianconeri non vogliono ritrovarsi con il rischio di riavere il giocatore in rosa la prossima estate nel caso in cui non dovesse convincere mister Giampaolo.
A prescindere dalle cifre dell’operazione, che ormai sembra destinata ad andare in porto, l’Ascoli risparmierebbe per i prossimi mesi l’ammontare dell’ingaggio di Sabiri. Per questo motivo, il direttore sportivo Marco Valentini vuole chiudere entro lunedì per un altro esterno offensivo dopo il colpo Paganini. Il nome principale è quello di Federico Ricci, classe 1994 in uscita dalla Reggina e seguito anche dal Crotone (con cui lo stesso Ricci aveva conquistato una promozione in Serie A nel 2016). Si continuano a monitorare anche altre potenziali occasioni che potrebbero manifestarsi nell’ultimo giorno di mercato.
Per il resto, tutto resta legato ad eventuali uscite. Se in difesa dovesse arrivare la cessione di almeno uno tra Spendlhofer e Tavcar, si aprirebbero le porte all’innesto di un centrale: il nome emerso negli ultimi giorni è quello di Pirrello dell’Empoli, ora al Cosenza. L’altra uscita riguarda Diego Fabbrini, per il quale però al momento non si sono presentate soluzioni percorribili. Il suo posto in rosa sarà preso in ogni caso da Anthony Fontana, trequartista italo-americano in prova da due settimane agli ordini Sottil.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati