Nove candidati ufficiali per sei posti nel nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli. Questa sera si è riunito l’Organo di indirizzo ed ha ratificato tutte le candidature giudicate quindi corrette sotto il profilo dei requisiti.
I nove che si si sottoporranno al voto dell’assemblea dei soci, per costituire il nuovo CdA giunto a scadenza, sono: Francesco Albertini (Comunanza), Nazzareno Cappelli (Ascoli, uscente), Antonio Dionisi (Comunanza, uscente), Maria Liberati (Grottammare), Giorgio Giantomassi (Ascoli), Domenico Malavolta (San Benedetto), Fabio Paci (Servigliano), Donatella Rossi Brunori (Amandola) e Daniele Tagliabue (San Benedetto, uscente).
Ma la notizia del giorno rimbalzata negli ambienti della Fondazione riguarda la volontà, da parte del commercialista ascolano Maurizio Frascarelli, componente dell’Organo di indirizzo, di candidarsi alla presidenza. La Fondazione infatti deve rinnovare anche il presidente ma la procedura per questa carica, oggi tenuta da Angelo Davide Galeati, amministratore delegato del Gruppo Sabelli, è stata rinviata a febbraio, dopo che l’Organo di indirizzo ha concesso a Galeati una proroga del mandato fino ad aprile.
Il presidente in carica conta di ottenere, in base all’accordo Mef-Acri, la possibilità di correre per un nuovo mandato da presidente. Secondo la normativa fino ad oggi applicata, infatti, non si possono svolgere più di due mandati e Galeati ne ha effettuato prima uno nel CdA e uno come presidente. Ancora poche settimane a disposizione per verificare questa possibilità in base a regolamenti e legge.
Nel frattempo, però, Frascarelli, anticipando i tempi, ha fatto sapere della sua intenzione di candidarsi. Ma di non volersi mettersi, eventualmente, in competizione con Galeati. «Se Galeati potrà candidarsi, io ritirerò la mia candidatura» ha detto. Un gesto di chiarezza.
Ma è molto probabile che spunteranno altre candidature.
Circola da tempo, infatti, anche il nome del notaio ascolano Nazzareno Cappelli il quale ha intanto presentato la sua candidatura a consigliere del CdA. Candidatura che però potrebbe essere ritirata nel caso decidesse di puntare alla poltrona di presidente. Si voterà ad aprile. Nel frattempo è stata avviata anche la procedura per il rinnovo dei revisori dei conti.
Inutile dire che la carica di presidente della Fondazione è molto ambita per il ruolo primario in tanti progetti di alto valore sociale e per il prestigio.
f.d.m.
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