«Nella “Giornata della Memoria” celebrata ieri in diverse città italiane e in Europa con rappresentazioni teatrali, concerti, letture pubbliche, proiezioni di film e documentari e soprattutto testimonianze dirette degli ormai pochi sopravvissuti, il Comune di Ascoli non è andato oltre un minuto di raccoglimento in Consiglio comunale e il patrocinio all’iniziativa organizzata dall’associazione culturale “Il portico di Padre Brown” di una preghiera congiunta ebraico-cattolica al cimitero».
E’ l’intervento del comitato civico ascolano “Ascolto&Partecipazione” che tira le orecchie all’Amministrazione comunale. E prosegue: «Davvero ben poca cosa da parte di una città insignita della doppia medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana. Nell’attuale momento in cui si ripetono con sempre maggiore frequenza episodi di razzismo e di antisemitismo, i pericolosi e incongrui accostamenti tra l’Olocausto, le leggi razziali e le norme anti covid e le incivili espressioni del tifo calcistico locale contaminato da richiami di fede fascista e nazista occorre rinvigorire e tenere ben viva la memoria di questa giornata perché, come disse Primo Levi, “è avvenuto, quindi può accadere di nuovo”.
Non vorremmo che questa scarsa e svogliata attenzione da parte dell’Amministrazione comunale sia conseguenza della pressione che la maggioranza di destra esercita sul sindaco, viste le polemiche che si scatenarono dalla sua parte politica quando firmò (a suo dire, convintamente) al nostro banchetto la proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista. Se così fosse, sarebbe davvero molto grave».
Il giorno della Memoria con Harry Shindler tra gli studenti del “Rosetti”
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