La mozione di “Libera San Benedetto” sul nuovo ospedale da realizzare in Riviera, ha subito suscitato la reazione di un altro gruppo comunale, di Ascoli stavolta. La definisce «stupefacente» Ascolto&Partecipazione che scrive: «In sintesi conferma, come risaputo da tempo, che i criteri del cosiddetto Decreto Balduzzi), al di là delle chiacchiere da convegno, consentono la presenza nel Piceno di un ospedale di I livello e un ospedale di base. Non solo. Nella mozione si chiede “secondo quanto previsto dal Piano sanitario regionale approvato il 4 febbraio 2020, anche per l’Area Vasta 5 un presidio ospedaliero unico di San Benedetto e Ascoli, inteso nella sua articolazione di due ospedali”, cioè esattamente la situazione attuale. Infine, si chiede “la costruzione del nuovo ospedale di I livello a San Benedetto”. Un piccolo dubbio: ma se si propone un ospedale di I livello su due presidi Ascoli e San Benedetto, che significa proporre un nuovo ospedale di I livello a San Benedetto? O si è straordinariamente furbi, o si gioca a fare i dottori, o non si sa quello che si scrive.
A questo punto sorgono due quesiti angoscianti: ma è questo il nuovo modo di ripensare la Sanità del Piceno? Dopo il clamore delle barricate contro l’ospedale unico a Pagliare e la strana afasia che accomuna i Castelli, gli Antonini davvero il sindaco Fioravanti pensa di disertare ancora un confronto serio su questo tema?
A&P ha già espresso pubblicamente la sua opinione ed è deludente, e gravemente sintomatico per Ascoli, per San Benedetto e per l’intero Piceno, che su un tema così importante la classe politica, per furbizia, incompetenza o semplicemente per finalità elettorali, concentri tutta la sua inconcludenza».
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