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Bagalini (FdI) attacca Pellei: «Si lamenta degli aumenti, ma è il primo ad applicarli»

SAN BENEDETTO - Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia critica aspramente la condotta dell’assessore al Bilancio, che di fronte al caro energia aveva constatato i rischi del caro energia per le casse del Comune. «Un autentico piagnisteo da parte di chi ha aumentato le tariffe di parcheggi e mense»
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I recenti rincari dell’energia elettrica non fanno sconti a nessuno, neppure alle casse del Comune di San Benedetto. Con imprese, associazioni di categoria ed enti locali a invocare a più riprese un deciso intervento da parte del Governo per sostenere famiglie e attività commerciali in un momento così delicato, negli ultimi giorni anche l’assessore al Bilancio Domenico Pellei si è unito al coro evidenziando le difficoltà legate al caro energia e agli aumenti ormai incontrollati di luce e gas.

Nicolò Bagalini

In attesa di una misura in grado di porre rimedio all’emergenza, il grido d’allarme lanciato dall’assessore Pellei non ha lasciato indifferente Nicolò Bagalini, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che coglie l’occasione per richiamare alla memoria gli aumenti imposti solo qualche settimana fa dall’Amministrazione Spazzafumo per sostenere i costi della riqualificazione del lungomare.

«Nei giorni scorsi – esordisce Bagalini – l’assessore Pellei ha reso noto un eccezionale aumento delle bollette del Comune di San Benedetto sottolineando come, a suo dire, questi rincari rischierebbero di compromettere il bilancio dell’ente.

Domenico Pellei

Parla di un momento molto delicato sciorinando numeri da far venire la pelle d’oca, con aumenti dei costi pari al 113,5% per l’energia elettrica e del 119% per il gas, prendendosela anche con un Governo che prevede ristori inadeguati e che copriranno solo una minima parte dei rincari.

Un vero e proprio piagnisteo – prosegue – da parte di chi, dopo aver aumentato sensibilmente i costi dei parcheggi e delle mense scolastiche, si è rivolto ai sambenedettesi ammonendoli e sostenendo che l’Italia fosse ormai ripartita e uscita dalla crisi.

A lui – conclude amaro Bagalini – che si preoccupa dei conti del Comune mentre irride i cittadini, qualcuno dovrebbe spiegare che saranno sempre questi ultimi a dover mettere i soldi nelle proprie tasche per rimpinguare il suo bilancio di assessore».


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