di Lino Manni
Più che le… streghe è l’Ascoli ad aver vinto il “premio strega”. Quella vista a Benevento è una squadra ordinata, tranquilla, che non perde mai la testa. Anzi. Talvolta mi ha fatto saltare sul divano per quei passaggi al limite dell’area con gli avversari che pressavano. Una gara iniziata sul filo dell’equilibrio con i padroni di casa, da tutti indicati come pretendenti alla serie A, pericolosi in un paio di occasioni. Bravo e attento Leali. I bianconeri, guidati in panchina da Gianluca Cristaldi, hanno sempre risposto con un calcio accademico senza mai spazzare l’area di rigore. A tratti mi è sembrata la partita di allenamento infrasettimanale, quella del giovedì. Insomma ritmo compassato o musicalmente parlando un…andamento lento.
Mi sono preoccupato un po’ per Maistro e Buchel alle prese con storte alla caviglia, probabilmente dovute al campo. Qualche brivido prima del riposo ma… siamo Salvi. Il difensore bianconero, uno dei migliori insieme a Bellusci, in un paio di occasioni ha salvato il risultato. Nella ripresa credevo che Ricci potesse sostituire uno tra Buchel e Maistro per la “storta” alla caviglia. Invece è uscito Caligara che in effetti si è visto poco. Non cambia nulla nel gioco dei bianconeri che cominciano a crescere. Bidaoui ha una ghiotta occasione ma la sbaglia. I compagni gli concedono il bis e questa volta non la sbaglia. Un giusto vantaggio contro un avversario che aveva solo qualche punto in più in classifica ma non è certo più forte. Almeno oggi.
I bianconeri controllano la partita. Tsadjout si mangia il raddoppio a porta vuota. C’è ancora da soffrire. Ma l’Ascoli dimostra di essere superiore e con autorità realizza il raddoppio allo scadere con il nuovo entrato Baschirotto. Il difensore per la gioia si toglie tutto (nella parte di sopra naturalmente) mostrando i suoi pettorali. Se fosse stato verde sarebbe “l’incredibile Hulk”. L’Ascoli si conferma squadra da trasferta. A questo punto farei una proposta: ridurre la squalifica di Sottil e… squalificare per un turno il “Del Duca”.
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