di Federico Ameli
Continua a far discutere a Castel di Lama il taglio degli ormai tristemente noti nove tigli di via Roma da parte dell’Amministrazione comunale in nome di una sicurezza stradale ormai non più garantita a sufficienza dalle condizioni precarie di uno dei due marciapiedi.
La decisione presa dal sindaco Mauro Bochicchio e dall’assessore ai Lavori pubblici Marco Mattoni ha sollevato un autentico polverone che si è riversato per le strade del paese, arrivando fino alle porte della sede del circolo Legambiente di Ascoli, che come da pronostico hanno condannato la scelta dell’Amministrazione di rinunciare a un viale “green” nella parte alta del paese.
«Il sindaco Bochicchio – esordiscono i rappresentanti dell’associazione – che pure sta conducendo una meritoria battaglia contro la famigerata vasca zero ha commesso un grosso errore a tagliare quei nove tigli, che a quanto pare erano sani e non rappresentavano alcun pericolo per la popolazione e per le auto.
Il taglio sarebbe giustificato dal fatto che le radici dei tigli avevano sollevato i marciapiedi e il manto stradale, ma questa argomentazione non sta in piedi: esistono innumerevoli soluzioni possibili per ripristinare i marciapiedi e il fondo stradale dissestato senza alcun bisogno di tagliare gli alberi, soluzione che dovrebbe essere adottata come ultima ratio.
Ripristinare il marciapiede o il fondo stradale avrebbe rappresentato una spesa irrisoria rispetto all’ingente perdita economica rappresentata dal taglio di un albero che contribuisce al benessere psicofisico dei cittadini. Ci pensi bene il sindaco prima di procedere con altri tagli – avvertono in conclusione gli ambientalisti – dato che potrebbe rischiare una denuncia per danno erariale».
E non finisce qui: a partire dalle 7,30 della mattinata di domani, lunedì 21 febbraio, Legambiente organizzerà un raduno di protesta per salvaguardare il tiglio nelle vicinanze della pista di pattinaggio che, come annunciato dall’Amministrazione, che avrebbe dovuto seguire le sorti delle vicine nove piante di via Roma.
In attesa che i Carabinieri Forestali portino a termine le indagini in corso sulle procedure adottate dal Comune per procedere all’abbattimento dei nove alberi, in paese si è rapidamente sparsa una voce prontamente smentita dal sindaco Bochicchio. Secondo alcuni, infatti, una volta concluse le operazioni gli addetti avrebbero distribuito il legname tra alcune famiglie vicine all’Amministrazione. Con i vertiginosi aumenti in bolletta degli ultimi tempi un po’ di legna in più fa sempre comodo, ma il sindaco Bochicchio smentisce ogni eventuale coinvolgimento.
«Nell’appalto affidato alla ditta incaricata – spiega – era previsto anche lo smaltimento, che è a carico dell’azienda e non certo del Comune. Si tratta dell’ennesima bugia messa in giro ad arte per far credere che avessimo intenzione di regalare la legna a qualcuno, ma le cose non stanno così».
Che fine hanno fatto i nove tigli? Difficile dirlo per il momento, dato che apparentemente le responsabilità del Comune si limitano alla sola fase esecutiva. «Se anche la ditta avesse regalato le piante a qualcuno – conclude il sindaco – il Comune è del tutto estraneo, non è un nostro problema».
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