di Federico Ameli
Vuoi per il grande interesse pubblico suscitato dall’ormai noto taglio di nove tigli disposto la scorsa settimana in via Roma dal Comune di Castel di Lama, vuoi per la manifestazione di protesta indetta nella mattinata di oggi, lunedì 21 febbraio, dalla sede ascolana di Legambiente dopo gli avvertimenti degli ultimi giorni, alla fine i lamensi dal cuore green hanno potuto tirare un sospiro di sollievo.
Al contrario di quanto originariamente previsto già lo scorso venerdì nell’ambito di un’apposita ordinanza, l’Amministrazione comunale ha infatti deciso di risparmiare il tiglio di via Scodalupo – a due passi dall’incrocio con la “famigerata” via Roma – rinunciando così all’abbattimento della decima pianta nel giro di una settimana.
Buone notizie, dunque, per la piccola ma significativa delegazione coordinata da Legambiente che sin dalle prime ore del mattino si era data appuntamento nel vicino piazzale del cimitero per manifestare il proprio dissenso verso le recenti scelte politiche del sindaco Mauro Bochicchio e dell’assessore ai Lavori pubblici Marco Mattoni, che anziché optare per il taglio hanno ritenuto più saggio provvedere a una semplice ricollocazione del tiglio in questione.
Dopo anni trascorsi in via Scodalupo, la pianta ha traslocato qualche metro più a est, trovando spazio in prossimità del cimitero e della chiesa parrocchiale di Piattoni, in quella stessa area che, almeno prima dell’avvento della pandemia, era solita ospitare centinaia di animali in occasione della fiera del Santissimo Crocifisso.
Tra i presenti alla protesta indetta da Legambiente anche il segretario della sezione cittadina del Pd, Stefano Falcioni. «Ci chiediamo come abbia potuto l’Amministrazione comunale procedere con delle iniziative cosi impattanti dal punto di vista ambientale senza preventivamente coinvolgere la cittadinanza e la commissione Ambiente – dichiara -.
Le commissioni extraconsiliari del nostro Comune sono state istituite dai 5 Stelle lamensi con l’obiettivo di promuovere la tanto sbandierata democrazia partecipativa e al tempo stesso come organo consultivo, salvo poi abbandonarle senza mai coinvolgerle realmente in questioni amministrative.
Nel corso del raduno promosso da Legambiente – evidenzia il segretario del Pd locale – sono scaturite discussioni anche molto animate, che hanno però contribuito a proporre approcci alternativi alle problematiche evidenziate dall’Amministrazione, sintomo che un dibattito con commissioni e cittadinanza avrebbe certamente aiutato a fare scelte più ponderate e lungimiranti.
Proponiamo la realizzazione di un piano del verde valido, efficace e capace di guidare la presente e le future amministrazioni comunali in scelte ambientalistiche oculate e soprattutto condivise dalla totalità della cittadinanza».
Tigli a parte, nelle prossime settimane la comunità lamense sarà chiamata a fare i conti con nuove sfide e una programmazione ancora tutta da stabilire, specie nel caso di via Scirola e del suo viale alberato.
«I recenti avvenimenti devono rappresentare lo spunto per avviare un’opportuna consultazione sulla riqualificazione di via Scirola, indicata da tutti come il biglietto da visita del paese – sostiene Falcioni -. Ad oggi le principali prospettive sono due, il mantenimento dell’attuale assetto – che non prevede rischi per gli alberi – e lo spostamento del viale alberato, che invece comporterebbe il taglio delle 42 piante di via Scirola.
Bisognerà coinvolgere non solo i residenti della zona, bensì tutti i cittadini lamensi, la commissione Ambiente e le associazioni per individuare le modalità più idonee alla riqualificazione».
I tigli di via Roma, tra il “giallo” legna e la protesta di Legambiente
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