di Federico Ameli
Da Montemonaco all’Arabia Saudita il passo è breve. Quantomeno per Enrico Mazzaroni, chef del ristorante “Il Tiglio” ed eccellenza tutta picena nel campo della ristorazione, che dopo aver deliziato i palati nostrani facendo incetta di importanti riconoscimenti in tutta Italia ha deciso di cogliere al volo un’opportunità che non capita certo tutti i giorni.
Enrico Mazzaroni
In fondo, se in genere chi vuole assaggiare le sue prelibatezze deve fare tappa nella piccola frazione di Isola di San Biagio, a uno dei principali importatori di prodotti italiani sul mercato arabo un’eccezione si concede più che volentieri.
L’ennesimo attestato di stima internazionale per lo chef montemonachese, che con un pizzico di emozione e la passione di sempre non ha esitato a fare le valigie e a trasferirsi per qualche giorno a Riyad, capitale dell’Arabia Saudita, dove domenica 20 e lunedì 21 febbraio è stato protagonista ai fornelli di un evento promosso con l’obiettivo di mettere direttamente in contatto i buyer arabi con i produttori italiani. Come? Attraverso l’estro e il talento di Enrico Mazzaroni.
«L’iniziativa doveva far parte di una grande fiera internazionale – spiega lo chef – che poi è stata annullata. Tuttavia, l’organizzatore ha deciso di affittare comunque un’ala di uno splendido hotel al centro di Riyad. Sono stato contattato personalmente per preparare i prodotti italiani protagonisti dell’esposizione all’interno di una cucina centrale, l’unica dell’evento. In base alle esigenze dei produttori ho cucinato i piatti esposti nei diversi stand allestiti in hotel, offrendo la possibilità agli acquirenti arabi di assaggiare i diversi prodotti».
Chef Mazzaroni all’opera
Nella splendida cornice del Movenpick Hotel di Riyad, a quasi 5000 chilometri di distanza dalla sua Montemonaco, chef Mazzaroni ha messo in mostra le tipicità italiane cimentandosi con ingredienti che spaziavano dalle tradizionali paste secche e fresche fino ad arrivare alla carne, rigorosamente di vitello, senza dimenticare tartufi, surgelati, baccalà e marmellate, valorizzati dalle sapienti mani di Mazzaroni nei 400 metri quadri di esposizione nell’ambito di una due giorni decisamente impegnativa, ma senza dubbio ricca di soddisfazioni.
«Ho avuto modo di conoscere personalmente i produttori italiani – prosegue Mazzaroni – persone stupende e soprattutto molto competenti. Ho testato tutti i loro prodotti e devo dire che sono di ottimo livello. È stato un grande piacere per me conoscerli e scambiare opinioni con loro: se avrò l’occasione, certamente li prenderò in considerazione per il mio ristorante.
Inoltre, in questi giorni ho collaborato con alcuni chef del luogo, membri dell’associazione dei cuochi di Riyad. Anche loro sono stati molto disponibili con me, aiutandomi a svolgere al meglio i miei compiti».
Compiti che, peraltro, hanno consentito a Enrico di svestire per qualche ora i panni dello chef e approfondire la conoscenza della cucina mediorientale, immergendosi appieno nelle atmosfere tipiche del luogo.
«Ho preso anche parte come giurato a un concorso di cucina – racconta lo chef – e complessivamente posso dire di aver fatto una bellissima esperienza. Dalle 15 alle 21 dei due giorni ho assistito a un continuo afflusso di visitatori di ogni genere, tra produttori, ristoratori e buyer. Questo viaggio mi ha permesso di entrare in contatto con il mondo islamico, di assaggiare e comprendere una cucina che personalmente non conoscevo. Una volta, ad esempio, abbiamo trascorso la serata in un ristorante libanese e ho particolarmente apprezzato le loro specialità».
E chissà che non vengano riproposte presto anche a Montemonaco. Curiosi? C’è solo un modo per scoprirlo.
La locandina dell’evento
La location dell’esposizione
Il Tiglio di Mazzaroni è risorto, grande festa a Montemonaco (Le foto)
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