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Ascoli-Crotone, la gioia di Sottil: «Corsa d’istinto verso i tifosi, abbiamo lottato per 100 minuti»

SERIE B - Il tecnico piemontese rientra in panchina con successo dopo la squalifica di tre giornate: «Chi è entrato nel secondo tempo è riuscito a dare una sterzata. Abbiamo un grande potenziale e possiamo esprimerlo ancora di più». Dionisi raggiunge le 500 presenze da professionista: «Mi manca il gol, ma prima di tutto c'è la squadra»
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di Salvatore Mastropietro

 

Se si vuole puntare in alto occorre passare anche da questo tipo di vittorie. Partite sofferte, giocate non al meglio, ma alla fine portate a casa con il cuore e una buona dose di fortuna. È questo in casa Ascoli l’insegnamento arrivato dalla vittoria interna per 2-1 sul Crotone, che va a sommarsi all’inevitabile euforia per tre punti che lanciano i bianconeri a quota 42 punti (al settimo posto in classifica).

Mister Sottil in conferenza stampa

Dal punto di vista del risultato mister Andrea Sottil, tornato in panchina dopo aver scontato la squalifica di tre giornate, non poteva aspettarsi un rientro migliore. La scena più bella è senz’altro quella dell’esultanza a fine partita sotto la Curva Nord con il tecnico bianconero in prima linea: «Sono una persona che vive di emozioni, mi è venuto di istinto correre verso i tifosi perché penso che abbiamo meritato questa vittoria combattendo per 100 minuti. La squalifica di tre giornate è dipesa da me e dico che non capiterà più. Oggi c’è stato un momento in cui ho percepito che la squadra fosse moralmente in difficoltà, ma poi chi è entrato è riuscito a dare una sterzata dal punto di vista della freschezza mentale. Voglio fare i complimenti a tutti, raggiungere 42 punti con 11 partite alla fine significa che si sta facendo un grande percorso».

Ancora sulla prestazione odierna: «Il Crotone è un’ottima squadra, la classifica non rispecchia il loro valore e hanno un allenatore molto bravo. Secondo me abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, abbiamo rischiato qualche contropiede, ma in questa categoria si vince anche adattandosi al tipo di partita che si va a fare. Loro venivano forte su di noi e chiudevano bene gli spazi, dovevamo essere più veloci a trovare i nostri giocatori tra le linee. Avevo definito questa partita una super battaglia e lo è stata, per fortuna abbiamo vinto noi meritando i tre punti».

Sul reparto offensivo: «A centrocampo Eramo è una garanzia, Buchel è un calciatore che fa 12-13 chilometri a partita e ogni tanto ha bisogno di riposare. Per Bidaoui vale la stessa cosa, oggi abbiamo schierato Ricci aperto con Dionisi più al centro. Sapevo che il capitano non aveva i 90 minuti, ne ha fatti 50 giocando sotto Tsadjout e ha svolto bene il suo compito. Ora deve ritrovare misure e ritmo, ma sono contento di ciò che ha fatto».

Sul momento vissuto dall’Ascoli: «Veniamo da quattro partite in cui abbiamo raccolto nove punti, ho in mente di portare questa squadra a giocare in una determinata maniera tenendo conto un po’ di tutto tra condizione fisica, problematiche Covid, infortuni… abbiamo un ottimo potenziale e possiamo esprimerlo ancora di più. Ho a disposizione giocatori che mi possono dare qualcosa in più per essere ancora più pungenti, soprattutto in avanti. Siamo in un momento topico del campionato, questa squadra deve essere lasciata serena e deve guardare avanti senza frenesia né pressioni. Affronteremo uno alla volta i nostri avversari e se dovremo continuare per altre partite ben venga».

Dionisi e Valentini con la maglia celebrativa per le 500 presenze tra i professionisti del capitano bianconero (Foto Ascoli Calcio)

La partita odierna ha significato tanto per il capitano Federico Dionisi per due principali motivi: il ritorno da titolare dopo oltre due mesi di assenza e il raggiungimento del traguardo delle 500 presenze da professionista. «Non sono molto legato ai numeri, ma sicuramente mi fa piacere per questi traguardi. Secondo me oggi è stata una vittoria da Ascoli. Non avevamo affrontato un buon primo tempo, poi nel finale è venuto fuori il cuore e il carattere. Faccio i complimenti a chi è subentrato, siamo tutti importanti e sono felicissimo di vedere tutta questa unione. L’esultanza con i tifosi? Aspettavamo da tanto momenti così, l’abbraccio con loro serve per far capire che noi ci siamo e che c’è entusiasmo. Playoff? Mancano pochi punti alla salvezza matematica, siamo felici di cambiare obiettivo ma noi vogliamo ragionare di partita in partita, a partire da Lecce. Personalmente spero di stare meglio, sicuramente oggi non è stata una delle mie prestazioni migliori. Spero di tornare al gol, che per un attaccante è aria, ma prima di tutto c’è la squadra».

Maistro

Grande gioia anche per il match winner Fabio Maistro, giunto al terzo gol stagionale: «Non so cosa si sono detti compagni e mister negli spogliatoi, comunque non penso che avremmo meritato di perdere. In occasione del rigore sono stato toccato forte da Konè, sento ancora del dolore e per fortuna il Var ha richiamato l’arbitro. Sono felice dell’esultanza con i tifosi, era da tempo che non vedevo una cosa del genere anche con il mister in mezzo. Siamo tutti molto uniti».

 

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