Ingegnere, 57 anni, nativo di San Benedetto del Tronto, un’esperienza ventennale prima alla Provincia di Ascoli, poi in quella di Fermo, soprattutto nel settore edilizia scolastica, genio civile e protezione civile. Nel 2016 l’approdo in Regione, all’interno del servizio “tutela, gestione e assetto del territorio”.
Quella di Marco Trovarelli, neo direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, è una figura da sempre stimata per competenza, pragmatismo e umanità, che negli ultimi mesi ha seguito notte e giorno l’attuazione delle ordinanze speciali in qualità di dirigente dell’Usr (fu nominato lo scorso settembre), in special modo quella relativa al centro storico di Arquata, il comune più colpito dal terremoto del 2016.
A lui il compito di succedere a Stefano Babini (con cui condivide un lungo rapporto di amicizia) alla guida di un presidio nodale per tutto il territorio del cratere marchigiano, alle prese con un lungo e difficile processo di ripartenza dopo la tragedia del sisma; una sfida per lui, e una scelta, quella della Regione, nel segno della continuità. Che proprio per questo fa ben sperare.
L’auspicio è che il patrimonio di conoscenza, rapporti ed esperienza di Babini, prossimo al pensionamento, possa in qualche modo rimanere nell’orbita ricostruzione per dare ulteriore slancio al lavoro di tutti gli operatori, come auspicato dallo stesso assessore regionale Guido Castelli.
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