di Maria Nerina Galiè
«Un grazie di cuore, al team di progetto, al comitato “Ascoli 2024” e a tutti coloro che sono al nostro fianco in questa sfida così ambiziosa. E un in bocca al lupo a tutte le finaliste. Il nostro percorso prosegue, perché… La Cultura muove le montagne». Così il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, aveva commentato il primo successo, nel percorso verso l’ambito traguardo di diventare Capitale della cultura 2024: l’inserimento nella short list del Ministero della Cultura, il 18 gennaio, e nella quale si dovrà scegliere il vincitore.
Oltre al progetto ascolano, che ha visto l’attivo coinvolgimento di tutti i comuni della provincia, su 23 candidati sono rimasti in lizza Chioggia, Grosseto, Mesagne, Pesaro, Sestri Levante, Siracusa, Unione dei Comuni Paestum – Alto Cilento, Viareggio, Vicenza.
Domani 3 marzo, alle ore 9, data e ora dell’audizione al Mic, tappa fondamentale ed foriera di grande emozione e aspettativa: «Un’ora – spiegano gli attori del progetto, primo tra tutti il sindaco Fioravanti – per raccontare alla commissione di valutazione elementi salienti del nostro progetto descritti nel dossier presentato e per rispondere alle domande che i sette valutatori riterranno opportuno porci.
Come nell’intero percorso che ci ha portato fin qui, faremo del nostro meglio, con competenza, cuore ed entusiasmo. Il viaggio è iniziato, la trasformazione è inarrestabile e l’orizzonte è nitido.
In bocca al lupo alle altre finaliste, noi ce la metteremo tutta».
L’audizione sarà trasmessa pubblicamente in streaming sul canale Youtube del Mic.
Il Comune di Ascoli ha inviato il dossier al Ministero della Cultura lo scorso 19 ottobre, supportato da un protocollo sottoscritto dagli altri 32 Comuni del Piceno a sostegno della candidatura.
«E allora il percorso prosegue, così come fatto finora – le parole del sindaco di Ascoli – coinvolgendo tutti i Comuni della provincia di Ascoli, ma anche gli enti, gli stakeholders, le associazioni e tutti i cittadini del Piceno, perché la Cultura deve rappresentare il vero motore di rinascita del nostro territorio».
La cultura come elemento unificatore capace di superare i campanilismi e migliorare la coesione territoriale: A&P24 è l’acronimo del progetto, non un progetto di città ma un territorio come progetto, in cui il contesto urbano abbandona la sua autoreferenzialità e si apre a un dialogo di area vasta.
Diverse le iniziative correlate. Dalla presentazione del dossier ai cittadini, il 6 dicembre, agli eventi che hanno toccato altri comuni, passando per la maglia dell’Ascoli Calcio. In ogni evento, la presentazione del dossier, un talk istituzionale e l’intervento di personalità del mondo dell’arte e della cultura. E’ stata l’occasione per svelare le iniziative trasversali che sono state previste per valorizzare il Piceno all’interno del progetto di candidatura.
Il 6 dicembre, in un teatro Filarmonici gremito di cittadini, istituzioni e autorità, è stato ribadito il claim insito nel progetto “La cultura muove le montagna”, destinato a diventare linea guida, carico di significato, come ha detto l’assessore alla cultura del Comune di Ascoli, Donatella Ferretti: «C’è il tema della montagna, che la cultura fa spostare. E c’è la pietra. Speciale la nostra che, insieme al concetti di solidità e tradizione, è caratterizzata anche dalla capacità di mutare, per le intemperie o suonare, conosciamo bene le colonnine di San Francesco, capaci di suonare se toccate.
Ecco, quello che vogliamo esprimere è il concetto del cambiamento, proprio attraverso la cultura. La nostra città è stretta tra due fiumi e protetta dalla montagne. All’interno, una grande forza propulsiva che l’ha fatto muovere ed accettare questa sfida».
«E’ una candidatura importante – queste le parole del presidente Francesco Acquaroli – che dà lustro alla città ed alla regione. E’ l’ambizione di ripartire, di rinascere, di risollevarsi dal sisma e di ritrovare quella centralità, scritta nella storia e che Ascoli e le Marche hanno sempre avuto.«»
Il sindaco Marco Fioravanti ha spiazzato tutti dicendo: «Questo progetto – aveva esordito Marco Fioravanti, all’inizio del percorso -, frutto di una partecipazione collettiva molto vasta, con tutti i 32 Comuni del Piceno che hanno aderito, ha una visione che non si limita al 2024 ma guarda al 2030.
Riguarda tutti: dalla montagna al mare. Vuole introdurre un modello nuovo. Basta individualismi ma collaborazione vera. Non è un progetto di città ma un territorio come progetto. Come afferma il claim scelto, crediamo fortemente alla città metromontana con lo sviluppo delle aree interne sino alla costa».
Infatti il logo vede la scritta “Ascoli&Piceno 24”. E il disegno stilizzato simboleggia efficacemente le montagne, le torri, i monumenti, le chiese, il mare e anche l’oliva che non poteva mancare.
«Anche se il progetto non sarà scelto dal Ministero – erano state ancora le parole del primo cittadino – esso rappresenta la visione del territorio per i prossimi anni. Partiamo dalla storia per guardare al futuro con sistemi innovativi. Anche il digitale ha infatti un grande rilievo».
Tanti i sostenitori e gli artefici di questo progetto di comunità, che il sindaco Marco Fioravanti ha giustamente definito storico per modalità e partecipazione, senza i soliti distruttivi campanilismi tra città, dagli assessori regionali ascolani Castelli e Latini ai progettisti Giorgio Bisirri ed Elisabetta Mariani, al Comitato di sostegno “Ascoli 24” composto da Fondazione Carisap, Bim Tronto, Magazzini Gabrielli (presente oggi Laura Gabrielli), Fainplast (presente oggi Battista Faraotti), Ciip, Start, Assistenza 2000, Genera.
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