di Andrea Ferretti
«Un amico, un fratello, un’anima grande, una persona che faceva la differenza in qualunque fosse impegnato. Offida perde un figlio, siamo distrutti dal dolore».
Fa fatica a parlare Valerio Lucciarini, l’ex sindaco di Ofida che ha avuto al suo fianco Roberto D’Angelo («era il mio principale collaboratore»), morto improvvisamente ieri sera, martedì 1 marzo, nel centro di Offida, a pochi metri da Piazza del Popolo, ucciso a 40 anni da un malore che non gli ha lasciato scampo.
Il paese è in lutto, frastornato, ancora incredulo di fronte a questa immane tragedia. Roberto era stato assessore per due mandati, dal 2013 al 2019, nelle giunte del sindaco Lucciarini occupandosi di bilancio e di programmazione.
Poi era stato il coordinatore della campagna elettorale che ha portato all’elezione di Luigi Massa come successore di Lucciarini.
Lascia la moglie, la dottoressa Manuela Amabili che lavora all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli dopo alcuni anni al “Torrette” di Ancona.
Roberto aveva anche una sorella, Antonella, ingegnere, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Appignano del Tronto.
Il destino crudele se l’è portato via, e la tragedia ricorda quella di appena un anno e mezzo fa quando suo padre Elio morì nel sonno.
Inutili i soccorsi che questa mattina sono stati prestati a Roberto dai sanitari del 118 immediatamente allertati e giunti sul posto nel giro di pochi minuti.
Il corpo, purtroppo ormai senza vita, è stato poi trasportato all’obitorio del Mazzoni” di Ascoli dove sarà l’autopsia a stabilire le cause del decesso.
In lutto anche l’Istituto Agrario Ulpiani di Ascoli dove Roberto, apprezzato enologo, era un insegnante.
Ma non c’era solo la scuola e l’impegno pubblico in politica nella vita di Roberto, che era anche membro del Consiglio di Piceno Consind. Era infatti anche un volontario dell’Avis di Offida e suonava anche nel locale Corpo Bandistico.
Tutto il personale scolastico dell’Istituto Agrario “Celso Ulpiani” si stringe nel raccoglimento di questo giorno doloroso. “Roberto D’Angelo – scrive in una nota l’Istituto – esperto enologo e direttore della Cantina dell’Istituto, non solo era un collega stimato e un docente amato dagli studenti, ma anche un esempio di generosità e di passione che riversava ogni giorno nel proprio lavoro. La sua perdita ha lasciato tutta la comunità scolastica scossa e impreparata ad affrontare una sensazione di vuoto. Tutti rimangono in silenzio, ricordando il sorriso azzurro dei suoi occhi e la nobiltà d’animo che sempre lo ha distinto”.
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