di Luca Capponi
Aveva resistito al sisma, con quell’edizione del 2019 andata in scena in una piazza che mostrava apertamente le ferite delle scosse. Adesso torna dopo 3 anni a mostrare che si può ripartire anche dopo una pandemia.
La piazza di Spelonga durante l’alzata dell’albero
La Festa Bella, storica rievocazione della Battaglia di Lepanto che si tiene nella frazione di Spelonga, ha sciolto la riserva ufficializzando le date.
Primo appuntamento il 31 luglio con il taglio dell’albero in un bosco della zona, poi il trasporto verso il paese (5-6-7 agosto) e la spettacolare alzata prevista per il 14 agosto; non nella consueta cornice della piazza principale, davanti alla chiesa di Sant’Agata, ma in una location vicina vista la presenza dei cantieri per la ricostruzione. Poi, via ad un mese di festeggiamenti che, come da prassi, portano da queste parte migliaia di visitatori.
L’evento rievoca la battaglia del 1571 a cui prese parte un manipolo di spelongani, ricostruendo la nave in legno con, appunto, un altissimo albero su cui viene issata una copia della bandiera turca che secondo la tradizione fu riportata qui più di quattrocento anni fa. Inutile sottolineare nuovamente quanto si tratti di una iniziativa simbolica oltre che altamente evocativa, in cui tutta una comunità si riunisce intorno a un obiettivo comune fatto di forza, volontà e tenacia.
«Si tratta di una tradizione storica ma anche culturale, folkloristica e religiosa a cui teniamo molto, un momento in grado di tenere alta l’attenzione sui nostri territori ma anche di riportare gente in loco -conferma il sindaco Michele Franchi-. Credo si tratta di un bel segnale sia per il cratere sia per quanto riguarda la ripartenza post Covid. Attualmente stiamo studiando la soluzione migliore per dare vita all’alzata dell’albero in un contesto diverso e logisticamente più difficile. Spero vivamente che per luglio in Europa vi sia un clima di pace, ricordiamo sì una battaglia ma siamo contro ogni tipo di guerra».
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