«Lo stanziamento complessivo nel decreto legge dedicato al caro bollette è di circa 200 milioni di euro anche se non è chiaro quale sarà la quota parte destinata ai comuni delle Marche. Purtroppo – dice Valeria Mancinelli, presidente di Anci Marche – non sapendo per quanto tempo dovremo sostenere questi costi è impossibile fare una stima attendibile circa gli stanziamenti statali di cui avremo bisogno, né valutare se quelli già stanziati di cui non abbiamo precisa contezza per le Marche come per le altre regioni, saranno sufficienti o se, come appare probabile avremo bisogno di ulteriori disponibilità». La preoccupazione dell’Anci è forte, perché è impossibile prevedere per quanto tempo ancora i costi resteranno a questi livelli: «Il presidente Draghi ha aperto a nuovi interventi da parte del Governo. Come Anci Marche – conclude la Mancinelli – attendiamo le novità e poi faremo le valutazioni del caso che, al momento, non possono che essere parziali sussistendo incertezze sotto vari aspetti della questione».
Intanto il commissario Giovanni Legnini annuncia: «D’intesa con il Governo prenderemo presto delle misure per evitare che i cantieri della ricostruzione si blocchino». Legnini, commissario alla ricostruzione, ha partecipato oggi a L’Aquila al convegno “Ricostruire l’economia”, dedicato al pacchetto di misure per le aziende previste nel Fondo complementare del Pnrr per lo sviluppo delle aree del centro Italia colpite dal sisma nel 2009 e nel 2016.
Il commissario ha spiegato che si interverrà sul prezzario, e quindi sui costi riconosciuti, non solo per i cantieri ancora da avviare ma anche per quelli in corso. La prossima settimana, a questo scopo, il commissario incontrerà i rappresentanti dell’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) e i professionisti che operano nella ricostruzione. «Lo scorso anno abbiamo ottenuto risultati molto importanti nelle quattro regioni colpite dal sisma con l’apertura di oltre 5.200 cantieri. Mi auguro che si possano replicare anche quest’anno, nonostante le enormi difficoltà, dovute soprattutto al fortissimo aumento dei prezzi, che abbiamo davanti. Dobbiamo evitare che quanto di buono è stato fatto in questi due anni per la ricostruzione, mettendo in campo tutte le risorse e le innovazioni procedurali possibili, sia vanificato» ha concluso Legnini.
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