di Lino Manni
Troppo facile dire “scacco alla torre”. L’Ascoli ha giocato una gran partita mettendo ko la capolista che in pratica al Del Duca non si è mai vista. Un Ascoli aggressivo, di personalità con un calcio accademico e spettacolare che per circa un quarto d’ora ha chiuso la capolista nella propria meta campo. Non ci potevo credere. Come non sono riuscito a capire il gol annullato a Baschirotto. L’ho visto e rivisto ma vedere il fuorigioco di qualcuno è stata una impresa ardua. Bo. Se non ci fosse stato il palo su punizione dei pisani sarebbe stata una gara, con un solo protagonista, a senso unico. Poi ci ha pensato il ragazzo di Cantalice (zona famosa per le patate rosse) ad aprire e chiudere la partita. Dionisi nel primo gol ha confermato tutte le qualità tecniche, nel secondo è sembrato un ragazzino. Insomma un tocco personale in Ascoli-Pisa. Avendo visto la partita Pisa-Cremonese, nella ripresa pensavo a qualcosa di meglio, ad una reazione da parte della capolista. Come un pugile stordito dall’uno-due la squadra dell’ex Fermana D’Angelo ha prodotto tra poco e niente. Gli unici pericoli per la difesa bianconera i traversoni dalle fasce, niente di che. E mentre Luca Di Risio, pardon Andrea Sottil, predicava “ci vuole calma e sangue freddo” la partita pian piano si avviava verso il novantesimo. Che dire ? L’Ascoli è probabilmente la squadra più in forma del momento. Una squadra che ha forza, mentale e fisica. Non a caso i gol arrivano nel finale quando gli altri… tirano il fiato. Al triplice fischio mister Sottil, oggi in giacca con maglione a collo alto, guarda in cielo e si fa il segno della croce. Calma ragazzi ma di questo passo si va dritti ai playoff.
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