di Andrea Ferretti
L’Ascoli perde e una lezione di questo tipo forse serviva a una squadra dove, stavolta, sono in molti ad andare a tre cilindri e qualcuno appare arrugginito. Sarà anche la fatica dovuta alle numerose gare ravvicinate: ecco perchè la sosta giunge propizia. Il Vicenza, con l’acqua alla gola e lo spettro della C, che fa? Sbaglia un rigore e ringrazia per la frittata finale che regala grande fiducia alla squadra di Brocchi. L’Ascoli è stato anche sfortunato (nella ripresa le occasioni di Bidaoui e Iliev contro un avversario che aspettava ormai il fischio finale), ma anche Ascoli fortunato perchè resta nei playoff grazie alle concomitanti sconfitte di Perugia e Cittadella. Ci sembra di sentire gli urli di Sottil negli spogliatoi. Al di là delle dichiarazioni di facciata, a qualcuno in particolare ne avrà gridate delle belle. Delusione doppia per i 318 tifosi bianconeri giunti da Ascoli.
LE PREMESSE – Saric, Falasco e Botteghin out poche ore prima della partita per un attacco influenzale. E’ questa la notizia, o meglio la tegola, dell’immediata vigilia di Vicenza-Ascoli. Tre forfait sicuramente pesanti. Sottil non si perde d’animo e schiera Salvi nell’inedito ruolo di terzino sinistro, con Baschirotto confermato a destra. Rispetto alla squadra che ha battuto il Pisa, c’è Collocolo al posto di Saric in mezzo al campo e Quaranta per Botteghin al centro della difesa. Altre novità Maistro per Ricci dietro le punte che, per la squalifica di Tsadjout, sono Dionisi e Bidaoui. Quasi speculare il modulo del Vicenza di Brocchi, con due ex come Brosco e Cavion che hanno dato tanto alla causa bianconera. Altri due ex sono Padella e Da Cruz.
IL PRIMO TEMPO – Il Vicenza ha l’acqua la gola e l’opportunità di agganciare le pericolanti che la precedono. Ecco perchè parte molto determinato. Ma ad andare vicino al gol due volte in pochi secondi è l’Ascoli al 10′. Dal Monte, che non ha confidenza con la fase difensiva, perde palla vicino alla sua area, la sfera finisce a Dionisi al quale si oppone Grandi con una deviazione in angolo. Su cross dalla bandierina la palla finisce sui piedi di Quaranta: tiro alto. Il Vicenza risponde, ma fa tutto l’Ascoli quando al 16′ Quaranta sbaglia il retropassaggio di testa a Leali. Si inserisce Diaw che viene toccato dallo sfesso Quaranta. L’arbitro esita qualche secondo, si consulta velocemente con l’assistente e indica il dischetto. Calcia l’ex Da Cruz e Leali respinge. Al 19′ Bellusci tenta il bis con un altro azzardatissimo retropassaggio verso Leali che sbroglia la situazione: questione di millimetri. Ma il difensore si riscatta al 21′ quando, nell’area avversaria, si inventa prima un dribbling e poi l’assist per Dionisi che perdona Grandi calciando di fuori di un niente. Al 26′ il terzo errore difensivo dell’Ascoli: Dal Monte si infila tra i due sonnacchiosi centrali e calcia a botta sicura, Bellusci rimedia salvando di testa sulla linea di porta. Sottil è furioso, soprattutto coi difensori, ed ha ragione. Il Vicenza, con tutti suoi evidenti limii non accenna a rallentare ma non crea grossi problemi ad un Ascoli che non è brillante come in altre occasioni.
IL SECONDO TEMPO – Avvio di ripresa più sonnacchiosa rispetto ai primi 45 minuti. Al 13′ Sottil ne cambia tre in un colpo solo, ma non il modulo: Iliev per Dionisi, Eramo per Buchel, Ricci per Maistro. La fascia di capitano di Dionisi non va sul braccio di Leali, vice nella distinta ufficiale, ma su quello di Bellusci: era successa la stessa cosa a Ferrara con Buchel. Al 14′ si accende Bidaoui che rientra sul destro e si vede respingere la potente conclusione dai pugni di Grandi. Brocchi ricorre al 36enne Meggiorini (per Bolì), un ragazzo rispetto al 40enne Maggio. Poi dentro Giacomelli e Zonta per Da Cruz e Cavion. Al 35′ clamorosa occasione per l’Ascoli con la girata di testa di Iliev che esce sul fondo a due centimetri dal palo. Il Vicenza tenta il tutto per tutto e passa alla trazione anteriore. Una scelta che, insieme a un pò di fortuna da parte di una squadra che aspettava il fischio finale, premia Brocchi. Panchinari decisivi al 37′. L’azione la innesca Giacomelli, la chiude prima Meggiorini su cui salva Leali, poi Zonta che la mette alle spalle del portiere. E i difensori? Quaranta si ferma per paura di commettere fallo da rigore, Bellusci si ferma e basta. Che sia la peggior prestazione della difesa al 44′ lo conferma l’autogol di Bellusci su cui rimpalla la sfera deviata da Leali: 2-0. Il Vicenza non segnava da oltre 300 minuti ed era con un piede in C. Ma a risollevare le sorti, ma soprattutto il morale, dei veneti ci ha pensato l’Ascoli.
VICENZA (4-2-3-1): Grandi; Maggio, Brosco, De Maio, Bruscagin; Bikel, Cavion (28’st Zonta); Bolì (18’st Meggiorini), Da Cruz (28’st Giacomelli), Dalmonte (37’st Teodorczyk); Diaw. A disposizione: Gerardi, Confente, Pasini, Sandon, Padella, Cester, Djibril, Mancini. Allenatore: Brocchi
ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Salvi, Bellusci, Quaranta, Baschirotto; Collocolo (40’st De Paoli), Buchel (13’st Eramo), Caligara (37’st Paganini); Maistro (13’st Ricci); Dionisi (13’st Iliev), Bidaoui. A disposizione: Bolletta, Guarna, Tavcar, Franzolini, Palazzino. Allenatore: Sottil
Arbitro: Santoro di Messina (assistenti Mastrodonato di Molfetta e Vono di Soverato, quarto ufficiale Di Graci di Como, Var Di Martino di Teramo, Avar Raspollini di Livorno)
Reti: 37’st Zonta, 44’st autogol di Bellusci
Note: spettatori paganti 5.041 di cui 318 provenienti da Ascoli, incasso 50.201 euro. Ammoniti Bellusci (A), Quaranta (A), Maggio (V) per gioco falloso. Recupero 1’+3′
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