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Anna Novelli, omaggio ad una grande didatta: i suoi materiali alla Fondazione Tancredi di Torino

L'INSEGNANTE ascolana è scomparsa improvvisamente il 4 maggio 2019. I suoi lavori a disposizione di operatori scolastici e ricercatori del settore e, periodicamente, le parti più comunicative vengono esposte al pubblico. Portò nel capoluogo piceno lo scrittore Gianni Rodari nel 1979 che sperimentò per la prima volta la sua “Grammatica della fantasia”). Era la nipote del musicista Giovanni Tebaldini morto a San Benedetto
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L’insegnante Anna Maria Novelli

I tanti e innovativi programmi formativi, per gli alunni e i docenti, di Anna Maria Novelli Marucci, insegnante di Ascoli scomparsa improvvisamente il 4 maggio 2019,  sono stati acquisiti dalla Fondazione Tancredi di Barolo di Torino riconosciuta e supportata dal Ministero. L’importante istituzione torninese comprende anche il “Museo della scuola e del libro per l’infanzia” (Musli) dove vengono allestite mostre per promuovere conoscenze a più livelli, organizzate conversazioni con specialisti e conferenze su temi di grande attualità.

 

Quindi ora la produzione culturale della maestra ascolana, vari materiali cartacei e in digitale, viene conservata dalla Fondazione in un apposito reparto e messa a disposizione di operatori scolastici e ricercatori del settore e, periodicamente, le parti più comunicative vengono esposte al pubblico.

 

Naturalmente l’articolata operazione culturale onora la memoria dell’insegnante Anna Maria Novelli, le scuole elementari del nostro territorio e quanti hanno lavorato al suo fianco, nonché gli ex alunni, alcuni dei quali oggi hanno ruoli importanti nella realtà socio-culturale italiana.

 

Anna Maria Novelli Marucci ha dedicato la vita alla formazione di giovani e docenti con una intensa azione anche nel campo dell’arte contemporanea, delle letteratura e della musica. Una figura molto significativa che forse a livello locale non è stata pienamente compresa e valorizzata. Da docente di scuola primaria, Anna Novell Maria Novelli Marucci,  ha applicato un personale metodo per il rinnovamento didattico in senso interdisciplinare al fine di promuovere pensiero libero, immaginazione e convivenza responsabile. In particolare ha dato vita a una sorta di laboratorio di creatività iconico-linguistica ispirato alle tecniche dell’artista e designer Bruno Munari e dello scrittore Gianni Rodari da lei frequentati a lungo (Rodari nel 1979 era stato pure nel suo plesso a sperimentare per la prima volta la sua “Grammatica della fantasia”).

 

Tra l’altro, usava riportare nella classe, con l’utilizzo di mezzi audiovisivi, le scoperte dei numerosi viaggi nelle regioni del Terzo Mondo ancora non contaminate dal consumismo generando più sensibilità verso i valori umani e della diversità senza limiti spazio-temporali.

 

Per favorire l’apprendimento realizzava anche ironiche performance educative e spettacoli teatrali. Si dedicava pure all’educazione ambientale mediante esperimenti-pilota e “Manifestazioni diMostrAzioni” pubbliche sulle problematiche ecologiche più urgenti. Insomma, aveva trasformato la sua classe in un workshop inventivo e, insieme, pragmatico, addestrando gli alunni perfino a pubblicare un ‘mensile’, chiamato “La grande famiglia”, per incentivare e diffondere esiti di insolite indagini e lavori fantasiosi.

 

Le sue originali e costruttive iniziative suscitarono anche l’interesse del linguista Tullio De Mauro e di Rai Radio 2 Chiamate Roma 3131. Non solo, stabiliva rapporti proficui con genitori, istituzioni scolastiche di altre realtà e con famosi personaggi ma collaborava a periodici di pedagogia, poesia, arte visiva e di cultura varia. Una volta in pensione, venne chiamata, anche fuori provincia, per attuare (gratuitamente) corsi di animazione per insegnanti e alunni con l’obiettivo di estendere moderne modalità operative.

 

Parallelamente, si è dedicata, con passione e competenza, alla valorizzazione dell’opera del nonno Giovanni Tebaldini, deceduto a San Benedetto nel 1952, noto specialmente come compositore, musicologo e riformatore della musica sacra, gestendo il Centro Studi e Ricerche “Giovanni Tebaldini”, da lei fondato ad Ascoli, e il sito web in progress (www.tebaldini.it) a lui riservato.

 

Inoltre ha partecipato all’organizzazione di concerti e giornate di studio, pubblicato testi di storiografia musicale, epistolari e relazioni tenute ai convegni. Delle diverse attività, condotte con dinamismo e spirito solidale presso la Scuola elementare a tempo pieno di Borgo Solestà e “Galiè” di Ascoli e in altre sedi, ha  archiviato tutto con cura: giornalini in ciclostile, lavori monotematici, pubblicazioni a stampa, testimonianze degli incontri istruttivi, corrispondenza con personalità, ricerche ed eventi teatrali effettuati con altre scuole, elaborati grafico-pittorici, testi teorici ed esperienziali, campagne promozionali sviluppate attraverso articoli su quotidiani e riviste, trasmissioni radiofoniche e televisive, inchieste e interviste.


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