di Salvatore Mastropietro
Doveva essere una sosta di relativa tranquillità focalizzata solo sul recupero delle energie mentali e delle forze fisiche in vista del rush finali, ma in casa Ascoli l’incubo Covid è tornato di nuovo a bussare alle porte della rosa di mister Sottil. Come già accaduto al rientro dalle vacanze natalizie, anche stavolta i bianconeri si sono ritrovati una brutta sorpresa con diversi positivi (il numero preciso non è stato comunicato dalla società) riscontrati dai controlli effettuati mercoledì alla vigilia della ripresa degli allenamenti.
Tra controlli e rigido rispetto delle normative anti covid, le sedute di lavoro sono riprese ieri al “Picchio Village” con un circuito tecnico e una partita finale. Nell’allenamento di oggi pomeriggio, venerdì, il focus è stato incentrato su una seduta di forza, possesso palla e partita finale. I bianconeri si ritroveranno domani, sabato mattina, sul prato del “Del Duca” per continuare la preparazione.
La sosta per le Nazionali, che vede in Iliev (impegnato in Qatar con la sua Bulgaria) l’unico impegnato direttamente, è da sempre un’arma a doppio taglio per le squadre di Serie B. Da una parte è utile per recuperare la condizione fisica e mentale, ma dall’altra rischia – come si suol dire – di far perdere il filo del discorso alle varie compagini.
Nelle cinque soste affrontate finora dall’Ascoli questo discorso non ha, tuttavia, mostrato la sua validità. Nei cinque impegni (quattro stop per le Nazionali ed uno per le vacanze natalizie) in questione sono arrivati un totale di 10 punti, frutto di 3 vittorie (contro Como, Pordenone e Ternana), un pareggio (in casa contro il Lecce) e una sconfitta (Perugia).
Anche stavolta, come accaduto a novembre, lo stop forzato capita tra le gare contro il Vicenza e il Pordenone. In quel caso i bianconeri, dopo il ritorno alla vittoria casalinga contro i veneti, riuscirono a ripetersi anche a Lignano Sabbiadoro in casa dei ramarri (0-1, gol di Salvi). Adesso la speranza è di ripetere quanto accaduto tra la sosta di dicembre e quella di gennaio, quando dopo il ko contro la Cremonese fece seguito l’importante exploit di Terni, un 2-4 conquistato in piena emergenza.
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