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Ameli (Partito Democratico): «Carbon, meno case e un grande parco per tutta la città»

ASCOLI - Il segretario provinciale del Pd e capogruppo consiliare, Francesco Ameli, prende spunto dalla riapertura del sito dell'ex Elettrocarbonium grazie alle "Giornate del Fai": «Finalmente l'Amministrazione Fioravanti sembra aver cambiato idea rispetto al passato condividendo la nostra proposta iniziale che mirava a ridurre il più possibile la parte edificabile per creare un grande parco pubblico attrezzato»
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L’ex Eelettrocarbonium e, nel riquadro, Francesco Ameli

 

La riapertura straordinaria di ciò che resta dello stabilimento della Carbon, l’ex Elettrocarbonium, in occasione delle “Giornate di Primavera del Fai”, sono lo spunto per Francesco Ameli del Partito Democratico, segretario provinciale e capogruppo in Consiglio comunale, ad intervenire non solo sul futuro dell’area, ma anche sul passato.

 

«Il Partito Democratico di Ascoli Piceno fin dalla chiusura della fabbrica aveva portato avanti la proposta di bonificare il sito e poi di farlo diventare un grande parco urbano o uno spazio a destinazione pubblica al servizio del cittadino. Una soluzione concreta – dice Ameli – che ora sembra trovare sponda anche da chi ha finalmente smesso di seguire le sirene di progetti inattuabili e volti solo a generare volumetrie e cementificazione inutili in una città in cui il numero di abitanti continua a diminuire. Si è perso molto tempo prezioso e conseguentemente occasioni importanti seguendo le illusioni tirate fuori dal cilindro ad ogni scadenza elettorale da chi non ha mai cercato e trovato soluzioni davvero percorribili.

Dopo quindici anni, finalmente l’Amministrazione guidata dal sindaco Fioravanti sembra aver cambiato idea rispetto ai suoi predecessori, accogliendo e condividendo di fatto la nostra proposta iniziale che mirava a ridurre il più possibile la parte edificabile dell’ex area industriale (oggi residenziale e commerciale) per creare un grande parco pubblico attrezzato. All’epoca lo chiamammo “Central Park”, il sindaco Fioravanti ha parlato di “Villa Borghese”. Nella sostanza registriamo una sostanziale volontà comune di procedere verso quella che davvero può essere una rivoluzione. Se l’Amministrazione comunale si attiverà in questo senso troverà nel Pd un valido sostegno.

Siamo anzi disposti a creare un luogo fisico di discussione sulle possibili soluzioni da trovare e invitiamo la proprietà a coinvolgere le parti politiche e sociali al fine di creare un tavolo per dare al progetto il massimo consenso. D’altronde è evidente come sia cambiato il contesto socio-economico con i bonus edilizi che non incentivano la realizzazione di ulteriori volumetrie in una città a costante calo demografico».

Ameli all’interno dell’ex Carbon

Da parte di Ameli non mancano però critiche però all’immobilismo delle istituzioni regionali e comunali. Chiaro il riferimento al sindaco Marco Fioravanti e al suo predecessore Guido Castelli ora assessore regionale.

«La Carbon deve però entrare a far parte a pieno titolo del progetto strategico di rilancio per la città e per il territorio: se infatti si è scelto di rilanciare con i fondi Pnrr il centro storico, penso che altrettanto debba essere fatto per l’area Carbon che già negli anni ’70 era destinata a verde pubblico. Il treno sta passando ed il rischio è quello di perdere un’occasione storica. Le risorse messe a disposizione dai governi a guida Pd non possono non essere colte e gestite in maniera non adeguata. La Regione Marche è stata l’unica regione a non individuare aree da bonificare e mettere in sicurezza, e pertanto non ha avuto alcun contributo da parte del Governo a valere sui fondi Pnrr. Con il Cis ha invece scelto di destinare interventi da 50 milioni di euro agli impianti sciistici del Maceratese non mostrando minimamente interesse invece per la rigenerazione urbana della Carbon che, invece, poteva essere la vera innovazione per il territorio e poteva entrare quindi a pieno titolo nella progettualità presentata per la capitale della cultura.

Purtroppo la dotazione di 160 milioni di euro è stata dilapidata politicamente da una giunta regionale che in maniera arbitraria ha fatto scelte volte solo a catturare consenso a buon mercato per qualche carriera politica personale dimenticando il Piceno. Le Amministrazioni pubbliche – conclude Ameli – parlano con gli atti concreti e non solo con dichiarazioni di buona volontà. Se da parte della giunta Acquaroli i fatti hanno dimostrato il suo disinteresse per Ascoli, dal Comune ci aspettiamo un gesto concreto che dia il via ad una nuova stagione per la città».

 

I giovani del Fai ascolano fanno rivivere l’Elettrocarbonium (Le foto)


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