di Salvatore Mastropietro
La sosta per le Nazionali doveva essere un’importante momento per ricaricare le energie fisiche e mentale e per arrivare nel miglior modo alla corsa playoff decisiva delle ultime sette giornate, ma l’Ascoli non aveva fatto i conti con la variabile Covid. Di questo si aveva avuto una conferma già mercoledì scorso, quando alla ripresa degli allenamenti dopo i due giorni di riposo concessi post Vicenza la società aveva dato notizia di «diversi positivi all’interno del gruppo squadra».
La situazione si è inasprita ulteriormente nei giorni successivi. Notizie ufficiali da parte del club non sono ancora arrivate, ma da quanto filtra sono ancora piuttosto numerosi i bianconeri ai box causa positività. Alcuni di questi sarebbero stati riscontrati ieri, lunedì, quando al “Picchio Village” non si è tenuta la consueta seduta di allenamento.
La preparazione è ripresa questa mattina con un lavoro incentrato su riscaldamento tecnico, circuito metabolico e partita a campo ridotto. Si tornerà in campo domani, mercoledì, per una doppia seduta, ma è chiaro che lavorare in queste condizioni non sia affatto semplice.
In attesa di comunicazioni (e numeri) ufficiali, per tutti questi motivi non è un mistero che la partita di sabato 2 aprile contro il Pordenone sia a rischio. Saranno decisivi in questo senso gli esiti dei tamponi a cui i componenti della rosa si sottoporranno nei prossimi giorni. Se giovedì saranno 9 i calciatori positivi (su 25 elementi in rosa), allora si potrà inoltrare alla Lega B la richiesta di rinvio del match, come previsto il protocollo più recente approvato dal Ministero della Salute.
Se da una parte si spera di recuperare alcuni dei calciatori risultati positivi lo scorso mercoledì, dall’altra l’unico recupero certo è quello di Atanas Iliev. L’attaccante bulgaro ha concluso gli impegni con la sua Nazionale, terminati con una sconfitta per 2-1 contro al Croazia. Il centravanti ex Botev Plodiviv è sceso in campo nella ripresa, mettendo a referto anche l’assist per il momentaneo 0-1.
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