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«Scuola, no a tagli solo sulla logica dei numeri», Latini e Loggi dal ministro Bianchi

I TEMI posti hanno riguardato le peculiarità territoriali, come il fatto che la nostra Regione è costituita da tanti piccoli Comuni, dove mancano collegamenti infrastrutturali. Si è parlato poi di sovraffollamento di classi nei comuni più grandi, anche in presenza di alunni con disabilità, situazione che penalizza i percorsi educativi
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No al dimensionamento scolastico basato solo sulla logica dei numeri. E’ questa la richiesta principale portata al tavolo dell’incontro, questo pomeriggio, con il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, dall’assessore regionale Giorgia Latini, insieme con i presidenti delle Province marchigiane tra cui anche Sergio Loggi per il Piceno.

 

Un incontro online, anticipato di un giorno, rispetto al previsto. L’appuntamento si sarebbe dovuto tenere domani, a Roma, nella sede ministeriale, preceduto da una manifestazione pubblica. Il tutto anticipato da un documento, sottoscritto da oltre 80 Comuni, inviato al ministro Bianchi, con su scritte le richieste avanzate.

 

«Il ministro – spiega l’assessore Latini – ha subito accolto le nostre richieste, anticipando l’incontro. E’ stato un momento di confronto molto importante, in cui è stata dimostra l’attenzione verso le nostre esigenze, con  tutto il carico di preoccupazioni di tanti cittadini marchigiani e, in particolare, di chi vive nelle aree interne e in quelle del cratere sismico, dopo la proposta fatta dall’Ufficio scolastico regionale di creazione di pluriclassi, perdita di autonomie scolastiche, soppressione e accorpamento di prime classi. Abbiamo ottenuto garanzie sul mantenimento dello stesso organico dell’anno precedente nonostante la diminuzione della popolazione scolastica: 766 posti in più rispetto a quelli che sarebbero stati assegnati in base al numero di iscritti».

 

«Al ministro e all’intero Governo – riferisce Latini – abbiamo chiesto interventi legislativi che rispettino le peculiarità dei territori e non penalizzino il sistema scolastico. Abbiamo insistito sulla necessità di disporre di criteri per il dimensionamento scolastico compatibili con le esigenze dei territori e delle famiglie e non soltanto con meri calcoli matematici. Le Marche sono penalizzate da un’interpretazione della normativa che non tiene conto della sua conformazione territoriale, degli entroterra, dei piccoli Comuni, dell’area del cratere».

Sergio Loggi

 

 

Nel corso dell’incontro, ciascun presidente di Provincia (Daniele Carnevali per Ancona; Sergio Loggi per Ascoli; Michele Ortenzi per Fermo; Sandro Parcaroli per Macerata e Giuseppe Paolini per Pesaro Urbino) ha illustrato al ministro Bianchi i problemi che si determinerebbero nei rispettivi ambiti territoriali.

 

«Da parte del ministro – riporta l’assessore Latini – c’è stata condivisione dei problemi manifestati e la volontà di trovare soluzioni consone ai problemi. Nostra premura è evitare la perdita di autonomie scolastiche e su questo abbiamo avuto garanzie. Abbiamo anche insistito sul prolungamento delle deroghe concesse per il sisma 2016 e sulla necessità di evitare perdite di classi e plessi. I temi posti all’attenzione riguardano le peculiarità territoriali legate al fatto che la nostra Regione è costituita da tanti piccoli Comuni, ai mancati collegamenti infrastrutturali che obbligano le famiglie e i ragazzi ad affrontare lunghe e costose trasferte, al sovraffollamento di classi nei Comuni più grandi, anche in presenza di alunni con disabilità, situazione che penalizza i percorsi educativi. Dobbiamo difendere la scuola ed evitare azioni incoerenti: con il Pnrr e i fondi sisma stiamo intervenendo sull’edilizia scolastica e dobbiamo evitare che le strutture rimangano inutilizzate. Già entro questa settimana forniremo i dati sulle criticità per aggiornare il tavolo con il ministero nel corso della prossima. Il ministro Bianchi ha mostrato piena disponibilità ad affrontare nei tempi brevi la questione, invitando a mantenere aperto un tavolo di lavoro e di confronto, procedendo nel frattempo a compiere una verifica della situazione, per poi operare scelte opportune».


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