di Andrea Ferretti
L’Ascoli gioca male, a tratti in maniera sconcertante, ma riesce ugualmente a battere il Pordenone grazie a un gol nel finale di gara segnato da Baschirotto. Tre punti che fanno guadagnare un posizione ai bianconeri nella griglia playoff grazie alla sconfitta del Frosinone a Lecce. La squadra di Sottil ora è settima con 52 punti.
Finisce con una vittoria la partita più brutta vista quest’anno al “Del Duca” contro un Pordenone che è poca cosa, ma che stava per portare casa un pareggio per il quale nessuno si sarebbe scandalizzato. Tra infortuni e covid mancano alcuni titolari importanti come il capitano Dionisi e il vice Leali. Il portiere, che era stato tra i sempre presenti di tutta la B, in extremis va comunque in panchina insieme a Buchel e Bidaoui. Unico alibi per l’Ascoli il fatto che negli ultimi dieci giorni sono stati numerosi i giocatori risultati positivi al covid, poi in extremis qualcuno di è negativizzato, ma è pur vero che molti sono stati costretti ad allenarsi da soli a casa.
PRIMO TEMPO – Quarantacinque minuti di noia mortale con il Pordenone che forse ha il merito di aver anestetizzato il gioco trascinandosi dietro anche i bianconeri, comunque mai pericolosi. Quello di Tedino è un tridente che in fase di non possesso riesce a mettere fino a dieci giocatori dietro la linea della palla. Ecco allora che l’Ascoli non trova sbocchi e, soprattutto, non morde mai. Al 21’ primo lampo (si fa per dire) con il cross che pesca la testa di Iliev, ma l’attaccante da buona posizione non riesce a girare la sfera verso la porta. Il bulgaro ci riprova al 37’, una specie di rigore in movimento, ma stavolta il suo sinistro finisce in curva. Le squadre vanno al riposo con uno 0-0 che rispecchia fedelmente la prova dei ventidue in campo.
SECONDO TEMPO – Nessuna sostituzione nell’intervallo, il tran-tran è quello di prima. Poi Sottil prova a cambiare qualcosa con Bidaoui e Collocolo per Saric e Iliev. E poco dopo con Buchel e Paganini per Eramo e Ricci. L’Ascoli attacca ma lo fa in maniera confusionaria e, soprattutto, inconcludente. I bianconeri continuano a non impensierire il portiere Bindi. Poi al 37’ la provvidenza. Su calcio piazzato di Falasco, il colpo di testa di Baschirotto, appostato sul palo lontano, finisce in rete: la difesa del Pordenone nell’occasione non sembra impeccabile e Bindi deve arrendersi. Nel finale veementi proteste ospiti per un angolo assegnato negli ultimi secondi dell’extratime, che il Pordenone non può però battere perché nel frattempo arriva il triplice fischio.
ASCOLI (4-3-1-2): Guarna; Salvi, Botteghin, Bellusci Falasco; Saric (15’st Collocolo), Eramo (22’st Buchel), Caligara (31’st Baschirotto); Ricci (22’st Paganini); Tsadjout, Iliev (15’st Bidaoui). A disposizione: Leali, Bolletta, Tavcar, Franzolini, Fontana, Palazzino, De Paoli. Allenatore: Sottil
PORDENONE (4-3-3): Bindi; Zammarini, Bassoli, Dalle Mura, Anastasio (12’st El Kaouakibi); Gavazzi, Torrasi (42’st Sylla), Lovisa; Cambiaghi, Butic (26’st Candellone), Di Serio (12’st Mensah). A disposizione: Fasolino, Sabbione, Stefani, Barison, Onisa, Vokic, Pellegrini. Allenatore: Tedino
Arbitro: Cosso di Reggio Calabria (assistenti Laudato di Taranto e D’Ascanio di Ancona, quarto ufficiale Di Marco di Ciampino, Var Pezzuto di Lecce, Avar Muto di Torre Annunziata)
Rete: 37’st Baschirotto
Note: spettatori 3.564 (paganti 2.707 e 857 mini abbonamenti), incasso 33.716. Ammoniti Di Serio (P), Lovisa (P) e Saric (A) per gioco falloso. Angoli 6-3 per il Pordenone. Recupero 0’+4′
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