di Franco De Marco
Il notaio Nazzareno Cappelli si è ritirato dalla corsa per la presidenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. Il colpo di scena è avvenuto questa mattina, lunedì 11 aprile, quando Cappelli ha fatto pervenire alla segreteria dell’ente la sua lettera contenente il ritiro della candidatura. In corsa per la successione al presidente uscente, e non ricandidabile, Angelo Davide Galeati, restano pertanto in due: l’imprenditore Mario Tassi e il commercialista Maurizio Frascarelli.
Il ritiro di Nazzareno Cappelli, personaggio di spicco in città, ex assessore e poi sindaco di Ascoli, ex presidente dell’Ascoli Calcio e componente del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Carisap in scadenza, ha sorpreso tutti, anche se qualche “segnale” era nell’aria.
«Non c’erano le condizioni per andare avanti, ci sono state cose che non mi sono piaciute» ha detto il notaio senza specificare di più. Nazzareno Cappelli aveva presentato la sua candidatura per ultimo, quasi in extremis, e l’Organo di indirizzo, il 28 marzo scorso, chiamato a verificare i requisiti di ammissibilità, l’aveva approvata anche se, tra l’incredulità generale, con 11 voti contro 4 astenuti su 15 (mentre Mario Tassi ha avuto invece l’unanimità e Maurizio Frascarelli 10 voti e 5 astenuti).
Incredulità dettata dal fatto che si trattava non di un voto, in qualche modo discrezionale, ma semplicemente tecnico. E, vista la provata esperienza sia del notaio, proveniente dal CdA, sia del commercialista, sempre in seno alla Fondazione, oltre che nella vita professionale, quegli astenuti sono apparsi fuori contesto.
Forse, però, a far optare il notaio per le dimissioni ci sono stati altri elementi. Valutazioni personali. Tra l’altro Nazzareno Cappelli, per candidarsi alla presidenza, si era dimesso anche dal CdA e aveva ritirato la sua candidatura per lo stesso organismo, che sarà pure rinnovato, nell’assemblea dell’Organo di Indirizzo, venerdì 29 aprile.
Dunque, la corsa per l’ambita poltrona di presidente sarà a due. Maurizio Frascarelli o Mario Tassi? Naturalmente le grandi manovre sono cominciate da tempo per conquistare i consensi. Il quorum per diventare presidente nelle prime tre votazioni, è di 9 su 16 votanti. Soprattutto dopo il ritiro del notaio, è assai probabile che la fumata bianca arrivi subito.
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