di Giuseppe Di Marco
«Noi abbiamo fatto quello che ci eravamo proposti di fare, ovvero desecretare la relazione – dice il sindaco – mi sembra che sia già qualcosa, considerando che prima non c’era nemmeno il documento. Qui si vuole spostare l’attenzione dal merito della questione ad un fatto di poca importanza».
Il primo cittadino si riferisce alla scelta del vicesegretario Antonio Rosati di oscurare alcuni nomi di politici e dipendenti comunali, nella relazione resa pubblica a febbraio. Una scelta che ha fatto sorgere una domanda spontanea: come mail il dirigente ha preso una decisione differente da quella espressa dal consiglio comunale?
«I nomi lasciano il tempo che trovano, non sono importanti quanto il contenuto nel dossier – continua il sindaco – noi comunque abbiamo chiesto spiegazioni a Rosati, e dovrà fornircele. Detto ciò, il punto è che sono stati oscurati nomi di dipendenti, che operano in base a indirizzi ben precisi».
Rosati, dal canto suo, ha posto la questione all’attenzione del Garante della Privacy. Una svolta che quasi certamente allungherà i tempi di attesa per il responso definitivo sulla vicenda.
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