di Maria Nerina Galiè
Tra tante mete che gli ascolani sceglieranno domani, Lunedì dell’Angelo 18 aprile, anche Parma. Lo stadio per l’esattezza, per assistere alla partita dell’Ascoli in un clima da cardio palma, nella speranza di vedere materializzarsi il salto in serie A. Sono quasi 1.500 i tifosi pronti alla trasferta, di cui molti l’hanno iniziata per trasformare Pasquetta in un mix vacanza-sport per fare tifare l’Ascoli in terra emiliana. Seguire la squadra del cuore in un momento decisivo della stagione, è stato motivo di abbinare una gita un po’ più in là del tradizionale “fuori porta”.
Mare, montagna ma anche città, tra le bancarelle del Mercatino dell’Antiquariato, il passeggio nelle principali piazze, l’immancabile aperitivo in centro. Insomma, Ascoli e il Piceno non difetta certo di possibilità per chi vuole restare “in casa”. Come accaduto oggi, domenica 17 aprile, giorno di Pasqua.
E’ trascorso un anno dalla seconda Pasqua in lockdown, totale nel 2020 e per l’imposizione della zona rossa nel 2021, quando ancora il covid faceva paura. Pubblici esercizi chiusi e spostamenti consentiti solo per motivi di lavoro. Insomma, reclusione per due anni consecutivi.
Con le dovute attenzioni, il virus è ancora in circolo, adesso si può andare dappertutto ed in tanti hanno scelto di godersi il pranzo nei ristoranti, presi d’assalto in tutto il Piceno, comprese le zone dell’entroterra. Una bella boccata d’ossigeno per la categoria che ha sofferto per le restrizioni.
Piene dal pomeriggio ed in serata Piazza del Popolo e Piazza Arringo, di cittadini bisognosi di sgranchirsi le gambe dopo il lauto pranzo in famiglia e occasione per salutare gli amici.
Tanti, in giro all’ombra delle cento torri, anche i turisti che hanno scelto Ascoli per una breve vacanza.
Per chi resta, ascolani e turisti, per domani si attende il bis del tutto esaurito.
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