Indennità di malattie infettive: via dalla busta paga di aprile per gli operatori sanitari dell’Area Vasta 5. A denunciarlo è il Nursind, il sindacato degli infermieri, il cui segretario territoriale di Ascoli, Maurizio Pelosi, non esita a scrivere all’assessore alla Sanita delle Marche, Filippo Saltamartini, al direttore Asur Nadia Storti e di Area Vasta 5 Massimo Esposito.
«Il sindacato chiede il ripristino di tale indennità dal prossimo mese di maggio con i relativi arretrati. In caso contrario questa organizzazione, insieme a tutti i lavoratori del comparto, procederà con azioni di protesta plateali».
Si tratta di 5,16 euro lordi a turno. Un esempio: una somma pari a circa 100 euro al mese per un infermiere della Pneumo Covid di Ascoli che fa 20 turni al mese.
Ma l’indennità spetta a tutti gli operatori del comparto, come coloro che, sporadicamente, mettono i dispositivi di sicurezza avanzati, per fare un altro esempio, per dializzare un paziente alla Pneumo Covid 3 volte in un mese. In questo caso il diritto ai 5,16 euro scatta per quelle tre volte.
«La scrivente organizzazione sindacale – si legge nella nota del Nursind, firmata da Pelosi- avvisa che è venuta a conoscenza che nella busta paga dei lavoratori per il mese di aprile 2022 è stato omesso, senza fondamento giuridico alcuno, il pagamento dell’indennità.
Tale indennità è stata autorizzata da due decreti regionali durante l’emergenza Covid (le DGRM 1522 e 663 del 2020) e l’Area Vasta 5 l’ha riconosciuta fino a dicembre 2021.
L’iniziativa unilaterale irragionevole, dannosa e inopinatamente punitiva per il personale di comparto che, con tanti disagi, ha dovuto e continua ad affrontare questa battaglia sanitaria.
La situazione non è più sostenibile da ogni punto di vista e la irritazione del personale di
comparto è anzi giunta ad un punto di non ritorno».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati