ASCOLI – A poche settimane dalle manette scattate ai polsi di due medici di Ascoli e di Grottammare, finisce ai domiciliari il titolare di una farmacia di un piccolo centro dell’Ascolano, accusato di falsità ideologica continuata, in concorso con altre 17 persone a cui viene contestata lo stesso reato. Secondo le accuse mosse dalla Procura della Repubblica, l’uomo provvedeva a fornire, su richiesta, esiti di tamponi antigenici rapidi di “negatività” e, in alcuni casi, di “positività”, per prestazioni sanitarie in realtà mai eseguite. Indagate anche le sue collaboratrici e un noto professionista ascolano che opera in ambito sanitario
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