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Inaugurato il Cippo in memoria del carabiniere-eroe Antonio Fazzini (Foto e video)

ASCOLI - Cerimonia a Piazza San Tommaso dove resterà immortale il gesto compiuto dall'appuntato dell'Arma nel 1968 alla centrale idroelettrica di Mozzano, dove sacrificò la sua vita - aveva 42 anni - nel tentativo di salvare quella di un'altra persona. Presenti tutte le autorità civili e militari della provincia
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di Andrea Ferretti

 

E’ stato inaugurato oggi, sabato 30 aprile, ad Ascoli, in Piazza San Tommaso, cuore del centro storico della città, il Cippo alla memoria di Antonio Fazzini, nel 54° anniversario della morte dell’appuntato-eroe dei Carabinieri che nel 1968 sacrificò la propria vita per tentare di salvare quella di un uomo che era stato colpito da una scarica elettrica presso la centrale idroelettrica di Mozzano.

 

Antonio Fazzini

Era il 24 aprile 1968 e per quell’eroico gesto l’appuntato Fazzini venne decorato con una Medaglia d’Oro al Valor Civile, con questa motivazione, che oggi è stata letta in Piazza San Tommaso: “In servizio d’ordine e sicurezza in una centrale idroelettrica, non esitava a lanciarsi, con generoso sprezzo del pericolo, in soccorso di un tecnico vittima di improvvisa folgorazione nel disperato tentativo di strapparlo a sicura morte. Nel nobile e altruistico intento, colpito a sua volta dalla violentissima scarica, sacrificava la vita ai più alti ideali di umana solidarietà”.

 

L’appuntato Fazzini lasciò la moglie e due figlie piccole di 4 e 10 anni, Palma e Miria, presenti oggi ad Ascoli insieme alla sorella di Antonio, Ilde, e anche una settimana fa al cimitero di San Nicolò a Tordino (Teramo) dove hanno partecipato alla cerimonia dei Carabinieri del Comando provinciale di Teramo.

A Piazza San Tommaso ha fatto gli onori di casa il tenente colonnello Pompeo Quagliozzi del Comando provinciale di Ascoli. Presenti, oltre ai familiari, rappresentanti di tutte le Forze dell’ordine della provincia di Ascoli, il questore e autorità civili con in testa il vicario del prefetto e, a nome della città, il vice sindaco Gianni Silvestri. E’ stato scoperto il Cippo dedicato a Fazzini, poi le note del “Silenzio” e quelle, a conclusione della cerimonia, dell’Inno di Mameli.

 

Antonio Fazzini era nato a Teramo il 17 gennaio del 1926 e quando accadde il fatto era in forza alla Stazione dell’Arma di Maltignano. Con altri colleghi aveva il compito di vigilare sugli impianti della centrale idroelettrica di Mozzano e garantirne la sicurezza, evitare atti di sabotaggio e assicurare la libertà del lavoro poiché da alcuni giorni erano in atto dei disordini.

 

Erano le ore 19 di quel 24 aprile quando un ingegnere dell’Enel, Carlo Bernardini, stava tentando di riparare un guasto che si era verificato nella sala interruttori. L’uomo venne colpito da una scarica elettrica a cui seguì un incendio. L’appuntato Fazzini si trovava nei pressi e, nel tentativo di salvare l’ingegnere 41enne (purtroppo perse la vita anche lui) entrò nel locale già avvolto dalle fiamme, tentando invano di trarlo in salvo e immolando la propria vita. Antonio Fazzini aveva 42 anni.

 

La cerimonia avvenuta nei giorni scorsi al cimitero di San Nicolò a Tordino (Teramo) dove si trovano le spoglie di Fazzini


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