Il coordinamento sindacale funzione pubblica Cgil, Cisl e Uil continua a confrontarsi con la direzione di Area Vasta 5 «sulle urgenti questioni da dirimere nell’organizzazione dei servizi e sulle mancanze contrattuali nei confronti dei lavoratori del comparto».
In una nota a firma dei segretari Rossi (Cgil), Cipollini (Cisl) e Sabatini (Uil), il resoconto di quello che viene definito «l’ennesimo incontro in cui abbiamo rappresentato la situazione di assoluta precarietà del sistema, sia per la ormai cronica carenza di personale che si pone in conflitto con la necessità di garantire il diritto alle cure del nostro territorio, sia per le innumerevoli inadempienze contrattuali che i lavoratori sono costretti a subire di natura economica».
Il riferimento è alla «mancata erogazione dell’indennità di malattie infettive, che si aggiunge ad una serie di istituti economici mai applicati, primo fra tutti i tempi di consegna e vestizione, e di natura legislativa (come il riposo fisiologico, la fruizione delle ferie o la revoca di congedi già autorizzati).
La dirigenza si è impegnata a fornire risposte immediate rispetto a quanto da noi ampiamente argomentato con la consapevolezza che, qualora tali criticità dovessero persistere, saremo pronte, quali organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, ad intraprendere qualunque azione di mobilitazione si rendesse necessaria per restituire dignità ai lavoratori della Sanità picena.
Abbiamo assunto, con il personale del comparto, l’impegno di vigilare assiduamente sull’operato della direzione rispetto alle problematiche in essere pertanto, visti gli impegni assunti dall’Area Vasta 5, ci attendiamo delle risposte concrete già nei prossimi giorni».
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