Non è rimasto del tutto inascoltato l’appello degli operatori sanitari sulla taglio dalla busta paga dell’indennità malattie infettive.
Domani, 3 maggio, l’argomento sarà tirato fuori dai consiglieri del Partito Democratico Cesetti, Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri, attraverso un’interrogazione con carattere di urgenza, “a risposta immediata”.
Nella premessa dei consiglieri, proprio l’articolo di Cronache Picene (“Sparita dalla busta paga
l’indennità malattie infettive”) nel quale il segretario territoriale del Nursind denunciava l’eliminazione dei 5,16 euro lordi per turno che devono essere riconosciuti agli operatori che hanno a che fare con i Covid.
«Il personale sanitario – si legge nell’interrogazione – nella drammaticità della crisi pandemica, ha operato al di sopra delle proprie forze prestando la loro attività oltre il normale orario di lavoro, per cercare di garantire le cure a tutta la popolazione colpita dal virus.
Nonostante il 31 marzo sia terminato lo stato di emergenza, la diffusione del virus Covid 19 è
ancora importante».
I consiglieri Pd chiedono un risposta urgente sulle intenzioni della Regione sul ripristino di tale indennità.
Urgenza dettata dal fatto che «l’epidemia continua ad avere un pesante impatto sulle condizioni di lavoro del personale impegnato nei reparti di assistenza ai pazienti affetti dal Sars Cov 2, nei servizi di emergenza e nelle attività di diagnostica per la prevenzione del contagio».
«Senza indennità malattie infettive ma tutti i giorni con i Covid: basta essere trattati così»
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