Il Museo Archeologico Statale di Ascoli ha inaugurato, dopo anni di chiusura, la nuova sezione romana. Il progetto di riallestimento è stato coordinato da Luigi Gallo, direttore di Musei Marche, con la cura e la direzione scientifica di Sofia Cingolani, funzionario archeologo e direttrice del Museo ascolano. Presenti anche il sindaco Marco Fioravanti e l’assessore regionale Giorgia Latini.
Il Museo racconta attraverso la sua ricca collezione la storia millenaria della città di Ascoli e del suo territorio. Sofia Cingolani: «E’ un primo traguardo importante nell’ambito di un programma pluriennale che vuole restituire al pubblico percorsi e zone del Museo chiuse da tempo e, in generale, al rinnovamento del Museo e della sua identità».
Il percorso dedicato all’età romana si ricollega ora finalmente a quello della sezione picena con l’obiettivo di raccontare ai visitatori come la città e il territorio caratterizzati dalla forte realtà identitaria del popolo piceno siano progressivamente mutati con l’arrivo dei Romani e a seguito delle vicende che hanno condotto alla nascita dell’Asculum imperiale.
Fondamentale, nella creazione del percorso, la collaborazione con la Soprintendenza Archeologia-Belle Arti-Paesaggio per le province di Ascoli, Fermo e Macerata e della funzionaria archeologa Paola Mazzieri.
Luigi Gallo: «Nell’ottica della collaborazione e dell’azione sinergica di tutela e valorizzazione sono esposti per la prima volta reperti da contesti di fondamentale importanza per la ricostruzione delle fasi più antiche della città rinvenuti, negli anni, nel corso delle attività di tutela della Sabap sul territorio».
Accanto alla riapertura del percorso verranno presentati i primi risultati dell’importante progetto di inclusività che il Museo Archeologico ha avviato grazie alla sinergia con il Centro polifunzionale “Officina dei Sensi” e la partecipazione della Fondazione Carisap.
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