«Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato il Piano triennale delle opere pubbliche, ma il Piceno è stato escluso dai finanziamenti per gli anni 2023 e il 2024. Gli unici fondi presenti sono quelli legati alla giunta Ceriscioli: i finanziamenti del sisma, o quelli destinati alla mobilità come il ponte ciclabile sul Tronto, che volli fortemente, e per il dissesto idrogeologico».
Dura accusa della vice capogruppo del Partito Democratico in Regione, l’ascolana Anna Casini, in merito ai fondi destinati al Piceno sul Piano triennale delle opere pubbliche che non prevede nuovi investimenti per la provincia di Ascoli, su una dotazione di 140 milioni di euro.
«Mai più cenerentola delle Marche qualcuno proclamava in campagna elettorale ma, come al solito, ci troviamo davanti a tante parole smentite dai fatti. Speravo potessero essere destinati fondi ad hoc per i Comuni, in particolare per quelli fuori dal cratere, ma non ne sono stati stanziati neppure per le manutenzioni delle proprietà regionali nel Piceno.
Come spesso accade – continua l’attacco dell’esponente dem – Acquaroli è assente e non si è accorto di nulla, ma la cosa più grave è verificare che il peso politico di due assessori ascolani (Guido Castelli e Giorgia Latini, ndr) è evidentemente debole. La programmazione non si fa con gli annunci sui giornali, ma con atti approvati e in merito alle opere pubbliche sul Piceno purtroppo ci sono zero fondi. Acquaroli – conclude – aveva promesso un cambio di passo, infatti procede a passo sempre più lento e senza soprattutto senza una meta precisa».
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