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Vasca esterna, il Comune chiede un milione tramite il bando “Sport e periferie”

SAN BENEDETTO - I punteggi saranno attribuiti in base al grado di dettaglio del progetto presentato, all'entità del cofinanziamento e al numero di discipline sportive incluse
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La piscina comunale “Gregori”

 

di Giuseppe Di Marco

 

Riaperto il bando Pnrr “Sport e periferie”, il Comune di San Benedetto ci riprova: l’amministrazione di Viale De Gasperi infatti aderirà all’avviso nazionale per reperire fino a 1 milione di euro con cui finanziare il rifacimento della vasca esterna alla piscina comunale “Gregori”.

Cosa prevede il bando “Sport e periferie”? L’avviso mette a disposizione un monte risorse di 50 milioni di euro ai comuni con popolazione pari o inferiore a 50.000 abitanti. Non tutti gli enti possono richiedere la stessa somma: il tetto più alto spetta ai Comuni fra i 30.000 e i 50.000 abitanti, che in questo modo potranno richiedere fino a 1 milione. I termini di questo bando sono stati riaperti per colmare le lacune emerse con il bando “Sport e inclusione sociale”, che di fatto penalizzava il cluster dei piccoli Comuni.

Per presentare domanda ci sarà un mese di tempo, dal 15 giugno al 14 ottobre 2022. Scaduti i termini, la commissione ministeriale approverà una graduatoria e assegnerà risorse in base a punteggi variamente distribuiti. Si terrà conto, in tal senso, del grado di dettaglio del progetto presentato, dell’entità del cofinanziamento locale e del numero di discipline sportive che potranno svolgersi nell’impianto da recuperare. A tal proposito, il Comune rivierasco ha già pronto un progetto esecutivo e intende cofinanziare l’intervento con uno stanziamento di 400.000 euro.

«Va anche considerato – afferma l’assessore al bilancio Domenico Pelleiche i risultati si sapranno in base all’ordine di presentazione delle domande. Noi, visto che abbiamo tutto pronto, spediremo subito la nostra istanza, quindi possiamo aspettarci un riscontro in tempi relativamente brevi».

Bisogna ricordare che il Comune di San Benedetto ha già tentato, durante l’amministrazione Piunti, di assorbire risorse da questo bando. L’iniziativa, però, si rivelò del tutto fallimentare: l’istanza sambenedettese non rientrò nemmeno in graduatoria per la mancanza, fra gli allegati, di alcuni documenti espressamente richiesti dal bando.


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