di Salvatore Mastropietro
Da almeno tre giorni Andrea Sottil è diventato il candidato numero uno per la panchina dell’Udinese. Non è un mistero ormai il fatto che l’ormai praticamente ex tecnico dell’Ascoli abbia ceduto subito alle lusinghe del club friulano, soprattutto a causa della grande voglia di mettersi in gioco in Serie A dopo un anno e mezzo di onorato servizio sotto le Cento Torri. Battuta la concorrenza di altri allenatori come Leonardo Semplici e Paolo Zanetti, tuttavia, per l’approdo dell’allenatore piemontese alla corte della famiglia Pozzo (raggiunto l’accordo per un contratto di un anno con opzione) mancano ancora da risolvere alcuni dettagli.
Come ben noto, Sottil ha ancora un anno di contratto con l’Ascoli fino al giugno 2023. L’Ascoli, specialmente nella persona del patron Massimo Pulcinelli, non ha nascosto un po’ di delusione per la scelta del “condottiero” delle ultime due stagioni. Le parti si erano già messe al lavoro per programmare il prossimo campionato nel segno della continuità del progetto tecnico, ma poi il richiamo della Serie A – e di quel treno che non sempre passa una seconda porta – si è fatto troppo forte. Da parte del club di Corso Vittorio Emanuele, comunque, non c’è mai stata la volontà di mettersi traverso.
In una situazione del genere, e non è solo il caso dell’Ascoli, le società hanno le mani quasi legate. Per questo motivo c’è da una parte la disponibilità nel trovare un punto di incontro, ma dall’altra non si è comunque intenzionati a fare sconti. Il nodo principale, per il quale la trattativa non si è ancora sbloccata, riguarda lo staff tecnico di Andrea Sottil. L’Udinese ha, infatti, l’usanza di scegliere autonomamente i collaboratori da mettere a disposizione del proprio allenatore, motivo per cui il tecnico classe 1974 potrà portare con sé uno o al massimo due componenti del proprio team (probabilmente il vice Baroncelli o Cristaldi). Gli altri rimarrebbero sotto contratto con l’Ascoli, ma molto probabilmente senza alcun ruolo attivo con l’arrivo imminente di un nuovo tecnico.
Per risolvere questo intoppo, che nella giornata di ieri ha rallentato non poco i colloqui tra le parti, ci sono sul tavolo un paio di soluzioni. La prima riguarda un indennizzo, che tuttavia il club friulano non sembra intenzionato a concedere. La seconda, più percorribile, consiste nell’introduzione di una contropartita tecnica gradita all’Ascoli. Il nome in questione, riportato dal Messaggero Veneto e confermato anche da altre fonti di stampa vicine ai Pozzo, sembra essere quello di Thomas Battistella. Si tratta di un centrocampista centrale classe 2001, reduce da una stagione molto positiva in Serie C con la maglia della Carrarese (34 presenze e 7 gol). Il profilo è apprezzato dal direttore sportivo Marco Valentini, che sta valutando con attenzione diversi elementi dalla terza serie, e arriverebbe in prestito annuale (da vedere se con un diritto di riscatto). Più difficile, invece, che venga coinvolto un profilo come Cristo Gonzalez, attaccante spagnolo classe 1997.
Nel frattempo è giunto il momento di guardarsi intorno per la ricerca del nuovo allenatore. L’Ascoli si sta muovendo sotto traccia, ma non ha ancora avviato veri e propri contatti. Il toto-nomi è partito da ormai diversi giorni: Soncin, Diana, Liverani, Nesta… ma ne se saprà di più verso la fine della settimana.
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