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Samb: dodici stagioni in Serie D tra delusioni e grandi gioie, ma ora si deve guardare subito al futuro

SERIE D - Il club del Riviera delle Palme ha vinto tre volte il campionato di Quarta serie: nel 2000-2001 con Luciano Gaucci presidente, nel 2012-2013 con Ottavio Palladini in panchina e vanificata dalla mancata presentazione della fideiussione per l'iscrizione alla C2, nel 2015-2016 con Franco Fedeli
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di Benedetto Marinangeli

 

Quello che si è concluso con la vittoria nei playoff del Girone F è stato il 12° campionato di Serie D nella storia della Samb. Un torneo vinto per tre volte dal sodalizio rossoblù, ma che ha sempre alternato grandi gioie a profonde delusioni. Dopo il fallimento dell’era Venturato e la ripartenza dall’Eccellenza, la Samb si affacciò per la prima volta in D nella stagione 1995-1996. E fu un mezzo disastro con la formazione rossoblù che con l’arrivo in panchina di Bruno Piccioni riuscì a conquistare la salvezza pareggiando a Nereto all’ultima giornata di campionato.

Nel torneo successivo 1996-1997, la società riuscì a costruire una squadra con elementi importanti per la Serie D e trascinata dalle reti di Giorgio Lunerti e Guglielmo De Feis dominò il girone di andata. Poi qualcosa si ruppe nel giocattolo rossoblù che chiuse il campionato al 3° posto dietro Astrea e Jesina. Nei playoff praticamente non accadde nulla.

 

Ennesimo terzo posto anche nel campionato 1997-1998 alle spalle di L’Aquila e Rieti con la società e la tifoseria che puntavano molto nel salto di categoria. Non andò meglio l’anno successivo (1998-1999) con la Samb che chiuse quarta in classifica dietro Imolese, Forlì e Tolentino. Solo 8° il club rossoblù si piazzò nel campionato 1999-2000 al termine di una stagione, alla vigilia decantata come foriera di grandi risultati.

 

E si arriva così agli anni 2000. Al timone della società c’è Luciano Gaucci. Dopo una partenza deludente e l’esonero di Giuseppe Donatelli dopo la sconfitta interna con il Cesi, l’arrivo in panchina di Giovanni Mei ed una squadra formata da calciatori di categoria superiore con in testa i bomber Michele Sergi e Fabrizio Fermanelli si aggiudicò la contesa con il Latina. La Samb festeggiò così la promozione in C2.

L’ennesimo crack societario costringe la Samb a ripartire dall’ Eccellenza, per poi tornare in D nella stagione 2010-2011. Ancora delusioni per il popolo rossoblù. Un anonimo dodicesimo posto in un torneo vinto dalla Santarcangiolese. Nel campionato 2011-2012 ci fu un testa a testa con il Teramo di mister Cappellacci che si concluse con il primo posto della formazione abruzzese e con i rossoblù secondi ad un punto e l’eliminazione ai rigori ai playoff con il Legnago Salus.

 

Il prologo alla grande stagione che portò alla promozione in C2. Era il campionato 2012-2013 con l’undici di Ottavio Palladini, dei bomber Pazzi e Napolano che dopo un emozionante testa a testa con il San Cesareo tornano meritatamente tra i professionisti. Poi la mancata presentazione della fideiussione per l’iscrizione al campionato di C2 e la ripartenza dal torneo di Eccellenza Marche. Con l’imprenditore laziale Moneti la Samb torna in D e nel campionato 2014-2015 si piazza al terzo posto alle spalle di Maceratese e Fano.

 

Nel corso dell’estate la società passa a Franco Fedeli. Il campionato lo inizia in panchina Loris Beoni per poi essere esonerato dopo la sconfitta interna con il Matelica. Al suo posto subentra Ottavio Palladini che conquista la promozione in Serie C con largo anticipo, trascinata dalle 19 reti di Mario Titone.

E siamo arrivati così all’ultimo campionato iniziato in modo pessimo e proseguito fino a dicembre con la Samb in piena zona retrocessione. Poi, però, l’arrivo di Stefano Visi e Sante Alfonsi in panchina nel match di andata con il Tolentino, una campagna acquisti finalmente all’altezza della situazione ha permesso di raggiungere il quarto posto in classifica.

 

Infine ecco i playoff e il doppio successo con Tolentino e Trastevere. Ora si attendono ancora notizie dal Tar del Lazio ma soprattutto ci sono tempi e modi per costruire una Samb che possa puntare decisamente alla vittoria del prossimo campionato di Serie D.

 

Nel 2023 si festeggia il centenario del club rossoblù e sarebbe bello farlo con un ritorno in Serie C.


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