Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli continua i controlli delle imprese della provincia interessate alla percezione dei contributi a fondo perduto stanziati dal Governo per contrastare gli effetti negativi del covid sull’economia.
Le Fiamme Gialle picene hanno sottoposto a costante monitoraggio i fondi destinati dal Governo a imprese e lavoratori autonomi titolari di partita Iva, il cui ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2020 ha subìto un decremento di almeno il 30% rispetto al 2019.
Ecco allora che i finanzieri della Compagnia di San Benedetto, hanno individuato tredici aziende con profili di gravi anomalie riguardo alla percezione dei “contributi a fondo perduto” previsti dai diversi decreti, nel frattempo emanati e contestare l’illecita percezione dei contributi nei confronti di undici di queste.
Le irregolarità hanno riguardato l’indicazione di dati contabili artificiosi e strumentali all’ottenimento dell’erogazione del contributo, piuttosto che la riscontrata inoperatività di fatto dell’azienda a fronte di operazioni commerciali poste in essere per importi di notevole ammontare, in assenza di dichiarazione fiscale, tramite l’emissione di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti.
Non è mancata la classica azienda che ha percepito i contributi sebbene estinta in data antecedente all’entrata in vigore del decreto 41 del 22 marzo 2021 e poi “miracolosamente” tornata in vita.
A fronte di contributi controllati per un importo di 322.000 euro, sono state riscontrate irregolarità su fondi richiesti per circa 180.000 euro dei quali 171.000 già erogati, che hanno comportato la denuncia di undici persone per ipotesi di reato di “indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato” e di altre dieci persone a vario titolo per ipotesi di reati fiscali.
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