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Screening della carotide: 300 ascolani hanno risposto all’invito di Area Vasta 5

ASCOLI - La prima iniziativa di prevenzione di patologie cardiovascolari è stata organizzata in tutte le Marche. In Piazza del Popolo, a coordinare gli esami resi possibili anche dalla disponibilità del personale che ha lavorato gratuitamente, il direttore di Medicina Interna, Calcinaro, e la responsabile di Medicina Vascolare Boni, oltre che il direttore della Sanità Picena Esposito 
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di Maria Nerina Galiè

 

Quasi 300 ascolani hanno drizzato le orecchie in tema di patologie cardiovascolari e si sono sottoposti allo screening gratuito della carotide organizzato, per la prima volta, da Regione e Asur, ieri 11 giugno, nelle principali piazze delle Marche.

 

Ad Ascoli la risposta è stata ampia e nelle prime due ore già erano state prese oltre 150 prenotazioni, raddoppiate nel corso del pomeriggio fino allo stop, alle 17,30, quando se ne sono contate 298.

 

Massimo Esposito, Maria Virginia Boni, Filippo Calcinaro

Soddisfatti Massimo Esposito, direttore di Area Vasta 5,  Filippo Calcinaro, direttore Medicina Interna e Maria Virginia Boni, responsabile della Medicina Vascolare che hanno coordinato lo screening. Al lavoro, nell’ambulatorio allestito all’interno di Palazzo dei Capitani, c’erano 6 medici degli ospedali di Ascoli e San Benedetto, e diversi infermieri tra cui la caposala di Medicina Interna e del centro antidiabetico, che hanno messo gratuitamente il loro tempo a disposizione dell’organizzazione.

A supporto, i volontari del Cisom (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta).

 

«E’ stato un evento importante, atteso da tempo – ha commentato il dottor Calcinaro – come azione di prevenzione di un fattore di rischio così importante. L’ictus colpisce ogni giorno, in Italia, più di 220.000 persone. Le patologie cardiache sono in aumento, anche nel Piceno,  perché il Covid ha interrotto i controlli».

A chi è consigliato lo screening della carotide, professor Calcinaro?

«A tutti colori che hanno familiarità con la patologia. Poi ci sono fattori di rischio come il fumo, l’ipercolesterolemia, l’obesità, l’ipertensione, il diabete, la poca abitudine all’attività fisica».

 

«Sono tante le patologie legate al malfunzionamento della carotideha spiegato Massimo Espositoe intercettare questo fattore in fase precoce, vuol dire evitare, per tante persone, di arrivare alla fase acuta, all’ictus o ad altre gravi manifestazioni cardio vascolari, all’ultima spiaggia per intenderci, o addirittura agli effetti letali. 

L’iniziativa va ad affiancare altre azioni di prevenzione come quelle dei tumori, del colon retto ad esempio e alla mammella, settori da tempo attenzionati. 

Oltretutto, in base alle risultanze dello screening di oggi, c’è la possibilità che iniziative simili diventino un appuntamento fisso, volto all’autocontrollo e ad una sensibilizzazione sui potenziali sintomi».

 

La dottoressa Boni, entra più nel dettaglio della patologia della carotide: «La presenza di placche nella carotide può essere  un campanello di allarme per una malattia vascolare diffusa, con placche anche a livello cardiaco o dell’aorta. 

Soprattutto nei pazienti ad alto rischiosono ancora le parole della responsabile di Medicina Vascolarela diagnosi precoce della patologia carotidea è importante per indirizzare ad un’adeguata terapia. Capita spesso che si arrivi tardi, con l’ictus, poiché i pazienti non sono “a target di terapia” come si dice in gergo. Cioè il paziente che presenta placche, deve tenere sotto controllo il colesterolo, la pressione, la glicemia e sottoporsi a controlli costanti per non farle progredire, evitando così la manifestazione acuta».

E’ fondamentale quindi sapere di avere o meno problemi alla carotide, che siano placche o solo un ispessimento, ha sottolineato la dottoressa Boni: «Infatti, dopo lo screening, se dovessero emergere situazioni a rischio, richiameremo i diretti interessati, per proseguire il percorso terapeutico, all’interno della nostra unità operativa o attraverso i medici di medicina generale». 

 

 


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