di Salvatore Mastropietro
La questione allenatore, dopo oltre due settimane di telenovela partita con la “puntata” del passaggio di Andrea Sottil all’Udinese, sta finalmente per essere definita in casa Ascoli. È questione di ore, infatti, per l’ufficialità di Cristian Bucchi come nuovo tecnico dei bianconeri. La società ha preso la decisione definitiva tra sabato e domenica, individuando nel classe 1977 il profilo ideale per dare continuità al proprio progetto tecnico.
Dopo l’imprevisto del cambio di allenatore, dai prossimi giorni per l’Ascoli sarà finalmente tempo di buttarsi a pieno nella programmazione della prossima stagione e, di conseguenza, nel calciomercato. L’obiettivo della società è quello di cambiare il meno possibile e di dare fiducia a gran parte del gruppo di calciatori che ha portato nell’ultimo campionato il Picchio al sesto posto in classifica e, soprattutto, a riaccendere la passione di tutta la piazza bianconera.
L’intenzione, dunque, è quella di restare protagonista e uno stimolo in più viene osservando l’organico della Serie B 2022-2023, che in molti hanno già definito una “Serie A2”. Con la vittoria del Palermo ai danni del Padova nella finale playoff di Serie C, infatti, sono state definite le 20 squadre – in alcuni casi appartenenti a piazze da categoria superiore – che disputeranno il prossimo campionato cadetto: Ascoli, Bari, Benevento, Brescia, Cagliari, Cittadella, Como, Cosenza, Frosinone, Genoa, Modena, Palermo, Parma, Perugia, Pisa, Reggina, Spal, Sudtirol, Ternana e Venezia.
L’Ascoli, che disputerà il 26esimo campionato di Serie B della sua storia (l’ottavo consecutivo), dovrà fare i conti in primis con delle “nobili decadute” (Genoa e Cagliari in primis) e poi con delle agguerrite neopromosse come Bari, Palermo, Modena e Sudtirol (unica novità assoluta del prossimo torneo). Si aggiungono al quadro società come Pisa e Parma, che sulla carta vorranno senz’altro riprovare la scalata verso la massima serie: l’una dopo la finale persa contro il Monza, l’altra dopo un campionato a dir poco al di sotto sotto delle aspettative. Tra gli incroci tradizionalmente più sentiti dalla tifoseria spiccano le sfide alle umbre Perugia e Ternana, mentre dal punto di vista delle trasferte tornano quelle in Sicilia (dopo due anni di assenza) e in Sardegna (dopo sei).
Il Picchio, dunque, dovrà attrezzarsi bene per migliorare – o quantomeno ripetere – quanto fatto nella stagione appena conclusa, senza dimenticare dalla propria parte un fattore fondamentale come quello del pubblico del “Del Duca”, che attende già con trepidazione l’inizio della nuova annata calcistica.
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