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Guasto al semaforo, fioccano gli incidenti Terrani: «Tempi lunghi per i ricambi, serve una rotatoria»

FOLIGNANO - Da circa una settimana l’ultratrentenne impianto semaforico alle porte di Villa Pigna è fuori uso per un problema alla scheda della centralina. Il nuovo pezzo arriverà tra tre settimane: gli automobilisti lanciano l’allarme, nella mattinata di domani una ditta sarà al lavoro per risolvere, almeno parzialmente, il problema. Quale migliore occasione per evidenziare la necessità di una rotatoria in tempi brevissimi
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di Federico Ameli

 

A Villa Pigna, e non solo, ormai non si parla d’altro. Il motivo, d’altra parte, è sotto gli occhi di tutti: basta percorrere il tratto ascolano della Statale 81 – più nota come Piceno Aprutina, la strada che collega Ascoli alla provincia di Teramo passando, tra gli altri, per il Comune di Folignano – o semplicemente tentare di immettersi sulla strada da una delle due direzioni di via Bologna per rendersi conto che qualcosa non va.

 

L’incidente di questa mattina

E non si tratta, purtroppo, di una situazione transitoria: da circa una settimana, infatti, il semaforo che regola l’incrocio – tra i più trafficati della zona – è fuori uso per un guasto alla scheda della centralina, limitandosi a un ormai perenne giallo lampeggiante che sulla carta dovrebbe invitare alla prudenza, ma che di fatto ha letteralmente seminato il caos tra gli automobilisti, obbligandoli con alterne fortune a rispolverare il codice della strada e le care vecchie leggi sulla precedenza.

 

L’ultimo atto di una settimana a dir poco complessa dal punto di vista della viabilità è andato in scena proprio questa mattina, quando poco prima delle 8 un’auto si è scontrata con una betoniera che transitava sulla Statale, costringendo i Vigili del fuoco e gli operatori del 118 a intervenire sul posto, ma anche la scorsa settimana gli incidenti non sono certo mancati, come nel caso dello scontro – fortunatamente senza conseguenze – andato in scena tra due auto lo scorso giovedì 16 giugno, con decine di automobilisti bloccati, traffico in tilt e inevitabili nervi a fior di pelle.

 

Una criticità del genere, in fondo, non può non suscitare l’indignazione dei residenti e di tutti coloro che, per motivi di lavoro, sono costretti a transitare su una strada che negli ultimi anni ha già ampiamente – e tristemente – dato il suo contributo nel conto degli incidenti mortali dell’Ascolano, anche a semaforo funzionante.

 

Da quelle parti, nell’aprile 2021, un 68enne della zona fu travolto da un auto in corsa. Andando a ritroso, nel 2017 una donna fu investita mentre attendeva il pullman per Teramo in compagnia di sua figlia, mentre il 10 giugno 2012 il giovanissimo Marco Corradetti perse la vita alla guida della sua moto. Oggi, a dieci anni esatti di distanza, la sicurezza stradale non sembra certo aver compiuto passi da gigante.

Auto in coda in occasione dell’incidente dello scorso 16 giugno

 

Ora, per risolvere il problema in tempi brevissimi, le istituzioni sono chiamate a spingere il piede sull’acceleratore, proprio come gli automobilisti che con sprezzo del pericolo ignorano gli appelli a moderare la velocità gettando scompiglio in un incrocio finito ben presto in un mare di polemiche, via social – c’è chi parla di “incidenti annunciati”, anche in relazione alla gestione di un semaforo non esattamente appena uscito di fabbrica – e non.

 

In questo caso specifico la statale ricade sotto la gestione dell’Anas ma la competenza, almeno nel tratto in questione, è del Comune di Folignano, che circa quarant’anni fa fece realizzare l’impianto semaforico.

 

«Quando si è verificato il guasto al semaforo – spiega Matteo Terrani, sindaco di Folignano – abbiamo subito contattato la ditta che gestisce la manutenzione, che a sua volta ha provveduto a ordinare la scheda regolatrice dell’impianto del semaforo.

 

I tempi di consegna, però, sono di quattro settimane. Nel frattempo, ovviamente, dato che non potevamo attendere, ci siamo messi alla ricerca di altre ditte, compresa quella che circa 40 anni fa ha realizzato il semaforo, ma tutte avevano le stesse problematiche a livello di tempistiche di consegna».

Il sindaco Terrani

 

Non potendo contare, per carenze di organico, sul contributo dei vigili urbani, il Comune di Folignano ha cercato di accorciare i tempi individuando delle soluzioni alternative in grado di limitare i disagi degli automobilisti in attesa del ripristino totale dell’impianto semaforico. Nella mattinata di domani, mercoledì 22 giugno, dei tecnici incaricati dall’Amministrazione, pur sprovvisti di scheda compatibile, effettueranno una riparazione, sebbene non siano ancora note le relative modalità di intervento.

 

«La ditta più celere tra quelle che abbiamo contattato – prosegue Terrani – interverrà con una soluzione provvisoria, ma purtroppo i tempi di attesa sono questi e non abbiamo trovato di meglio. Ci auguriamo che, mentre attendiamo la scheda – per la quale occorreranno altre tre settimane di attesa, ndr – un intervento-tampone possa contribuire a risolvere anche solo parzialmente la situazione.

 

La ditta ha garantito che valuterà la soluzione più opportuna da mettere in campo e troverà un modo per riattivare provvisoriamente il semaforo – continua -. Trattandosi di un incrocio a quattro strade, i semafori da cantiere non possono rappresentare la soluzione: l’unica via, per il momento, è rappresentata dal ripristino del semaforo stesso».

 

In attesa che arrivi la scheda, il primo cittadino ribadisce l’assoluta necessità di una modifica alla viabilità per poter garantire la sicurezza di chi transita – e sono in molti a farlo – da quelle parti.

 

«Dobbiamo accelerare al più presto per quanto riguarda la rotatoria – conferma Terrani – proprio qualche giorno fa abbiamo sollecitato Anas su questo tema. Il Comune di Folignano ha già prodotto tutti gli atti necessari per provvedere alla realizzazione di una rotatoria, in attesa che gli altri enti facciano la loro parte per proseguire nell’iter burocratico. Si tratta dell’unica soluzione possibile per scongiurare questo genere di intoppi».

 

Il tempo, però, stringe: urge davvero un’accelerata per far sì che la storia non si ripeta.

 

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