di Maria Nerina Galiè
Contagi Covid come a gennaio in questa torrida estate del Piceno. Non si vede ancora la luce in fondo al tunnel della pandemia, con tantissimi cittadini, di tutte le età, costretti a casa dal virus, qualcuno con sintomi nella maggior parte lievi. Altri devono ricorrere alla cure ospedaliere, con tutto quello che comporta vista la carenza di medici nei Pronto Soccorsi, dove vige il doppio percorso.
Qualche giorno fa u paziente contagiato, portato all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli, ha atteso nell’ambulanza tutta la mattina che si liberasse per lui un posto nell’Ot rossa (ex Murg) oppure nella stanza “Sars” o nel container dove, un altro paziente aveva trascorso la notte, proprio per mancanza di un letto dedicato ai Covid di quelli previsti nella struttura ascolana (leggi qui).
I Covid intasano anche il reparto d’urgenza del “Madonna del Soccorso” di San Benedetto, già in super lavoro per il decuplicare della popolazione, come sempre tra luglio e agosto.
Gli infermieri si trovano a dover intervenire anche nelle situazioni critiche in attesa del medico che, non essendo dedicato ai Covid, deve prepararsi per proteggersi a dovere, per poi tornare a lavorare nell’area “pulita”.
Una situazione che gli operatori definiscono insostenibile ed alla quale l’Area vasta 5 cerca di porre rimedio: è di ieri 11 luglio la nuova determina del direttore Massimo Esposito per il reclutamento di medici di medicina d’urgenza per gli ospedali di Ascoli e San Benedetto, “stante la grave carenza di personale medico ed al fine di garantire l’erogazione di prestazioni improcrastinabili e indifferibili”.
Il concorso, “per titoli e colloquio, è preordinato alla formazione di una graduatoria per l’assunzione con rapporto di lavoro a tempo determinato, di dirigenti Medici della disciplina di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza”, si legge nel provvedimento di Esposito.
Questa la fotografia degli ospedali piceni mentre aumentano vertiginosamente i contagi, riportando i valori a quelli della stagione clou per la diffusione del virus, di quest’anno.
LA MAPPA DEI CONTAGI – Rispetto al 26 giugno ad Ascoli, quando il bollettino regionale contava 312 positivi, oggi 12 luglio (il dato è relativo a ieri) ce ne sono 816. Così pure a San Benedetto che è passato da 331 a 962.
Acquasanta da 19 positivi il 26 giugno è arrivata a 40, Acquaviva da 31 casi Covid passa a 64, Appignano da 10 a 31, Arquata scende da 5 a 18, Carassai da meno di 5 a 11.
Castel di Lama che da settimane si attestava sui 45 casi, dall’ultima rilevazione regionale ha 176 contagiati, Castignano da 18, tre settimane fa, a 57.
Castorano da 11 a 40, Colli del Tronto da 20 a 69, Comunanza da 15 a 20, Cossignano da 7 a 13, Cupra Marittima da 29 a 84, Folignano da 41 a 132, Force da inferiori a 5 a 16.
Grottammare passa da 109 a 297, Maltignano da 18 a 32, Massignano da 6 a 23, Monsampolo da 16 a 134, Montalto da 9 a 44, Montedinove da inferiori a 5 a 8, Montefiore da 9 a 29, Montegallo unico a restare sotto ai 5, Monteprandone da 54 a 313, Offida da 47 a 86, Palmiano da zero a meno di 5, Ripatransone da 27 a 66, Roccafluvione da 24 a 31, Rotella da meno di 5 a 14, Spinetoli da 76 a 169, Venarotta da 9 a 36.
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