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Vaccini, quarta dose da 60 anni: le farmacie restano in prima linea

ASCOLI - La presidente della locale Federfarma ricorda il ruolo fondamentale della copertura anti Covid e, insieme al presidente regionale della Federazione e delle farmacie rurali, conferma l'impegno della categoria
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Patrizia Righetti

 

Il nuovo incremento nei contagi di Covid, alimentato dalle ultime varianti di Omicron, sta spingendo – anche nelle Marche – sempre più cittadini , a correre ai ripari: in crescita la richiesta di tamponi come pure di vaccini.

«Le farmacie marchigiane – ricorda Andrea Avitabile presidente di Federfarma Marche – pure se non hanno mai smesso di vaccinare, sono pronte a dare risposte immediate alla circolare della Regione Marche che ha disposto l’allargamento dell’offerta della quarta dose di vaccino (secondo booster) a tutti i fragili e ai cittadini over 60».

 

Soddisfazione nelle parole di Avitabile perché «sono questi segnali molto positivi che confermano la fiducia riposta nei farmacisti di comunità, oggi uno dei pilastri della vaccinazione. E’, in sintesi, anche il giusto riconoscimento della popolazione al ruolo svolto durante la pandemia e al fondamentale contributo recato dai farmacisti alla campagna vaccinale , che potranno continuare a fornire anche in questa fase di incremento esponenziale dei contagi».

 

«La notevole richiesta di prenotazioni testimonia la consapevolezza dei cittadini sull’efficacia del vaccino che, sebbene non dia la certezza di evitare il contagio, rappresenta l’unica arma a disposizione per proteggersi dalla malattia grave da Covid» afferma Patrizia Righetti, presidente di Federfarma Ascoli .

 

«Nell’attuale quadro epidemiologico, la vaccinazione è fondamentale – pone l’accento Patrizia Righetti – non soltanto per difendere le persone più vulnerabili dai rischi associati all’infezione da Sars CoV 2, ma anche per proteggere il servizio sanitario dalla pressione sulle strutture ospedaliere che può compromettere l’erogazione delle cure a beneficio di tutti i cittadini».

 

«Molte persone, soprattutto anziane, attendevano l’allargamento della campagna per mettersi in sicurezza e , specie nelle aree interne della nostra regione , si sono rivolte ai farmacisti rurali consapevoli del rapporto di fiducia e familiarità con i professionisti in camice bianco», sottolinea Marco Meconi vice presidente di Federfarma Marche , delegato dei farmacisti rurali.



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