di Giuseppe Di Marco
La crisi che sta vivendo l’amministrazione comunale non è passata inosservata al Pd. A dire la propria, sulla doppia spaccatura vissuta dalla maggioranza nel Consiglio comunale del 18 luglio, è Elio Costantini, commissario del Circolo Nord.
«Antonio Spazzafumo è ancora il sindaco di San Benedetto? – attacca il democrat – La domanda sorge spontanea visto e considerato lo spettacolo offerto dalla maggioranza durante l’ultimo consiglio comunale, con la maggioranza che ha coraggiosamente votato contro delibere quali le variazioni di bilancio ed il bilancio Ciip.
In altri tempi le dimissioni per evidente sfiducia del consiglio comunale sarebbero state immediate, adesso siamo tutti curiosi di capire come Spazzafumo vorrà andare avanti. A memoria d’uomo, comunque, è la prima volta che un sindaco riesce a inimicarsi in maniera tanto profonda la città e il suo consiglio comunale in meno di un anno di mandato.
La verità è che molti consiglieri comunali si sono accorti che San Benedetto avrebbe potuto svolgere una funzione di guida territoriale a partire dalla nuova presidenza della Ciip, ma Spazzafumo ha preferito seguire in solitaria il copione scritto dal sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, ignorando dunque le necessità della cittadinanza sambenedettese. La cosa più incredibile, che ha i contorni di uno spettacolo tragicomico è l’astensione del sindaco stesso su una delibera della sua giunta. Come si può pensare di governare una città importante come quella di San Benedetto se poi ci si muove in maniera scomposta come un elefante in una cristalliera?
Tornando al consorzio idrico, sono i cittadini a dire che la gestione è stata pessima come lo sono anche i numeri. Gli investimenti fatti sul capoluogo a discapito di San Benedetto sono sotto gli occhi di tutti: per questo risulta ancora più incomprensibile il voto favorevole di San Benedetto alla presidenza Ato al sindaco di destra Fioravanti.
Per quanto ancora andrà a braccetto con Fratelli d’Italia e Lega (che puntualmente lo sfiduciano a livello comunale) anziché scegliere i sambenedettesi ed il territorio Piceno tutto? Dopo la disastrosa gestione Piunti, pensavamo che questo governo potesse brillare. Ma ad oggi vediamo solo ombre.
Voglio cogliere però l’occasione anche per un appello a tutti i riformisti: questo è il tempo di un cammino comune in grado di superare gli errori del passato. I cittadini ed i nostri elettori ci chiedono questo e a loro dobbiamo rispondere».
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